Inizierà il 3 febbraio 2026 il processo a carico Angela De Cosmo, che la sera del 1 aprile 2024 era con il pregiudicato e nipote del boss Antonio Capriati di Bari vecchia, Raffaele Capriati detto Lello, quando fu ucciso a colpi di pistola. Il gup del Tribunale di Bari, Anna De Simone, ha infatti rinviato a giudizio la 36enne. La donna risponde di detenzione e porto illegale d’arma da fuoco con l’aggravante dell’agevolazione mafiosa.
Stando alle indagini della squadra mobile, coordinate dal pm della Dda di Bari Marco D’Agostino, quando Capriati fu colpito e ferito a morte, De Cosmo avrebbe nascosto la pistola che l’uomo aveva con sé e ne avrebbe fatto perdere le tracce: l’arma, che sarebbe stata notata da alcuni testimoni, non è più stata trovata. La donna, difesa dall’avvocato Pino Giulitto, era alla guida della Fiat 500 a bordo della quale, come passeggero, c’era Capriati. I due avevano trascorso la serata insieme nel quartiere Torre a Mare quando, in via Bari, secondo quanto accertato finora dalle indagini, l’auto fu avvicinata da una moto con a bordo due persone, una delle quali sparò i colpi di pistola che uccisero Capriati.
Per gli inquirenti, la pistola che il pregiudicato aveva con sé cadde quando il suo corpo fu spostato sulla barella: De Cosmo, a quel punto, l’avrebbe presa e nascosta. Le indagini sul delitto sono tuttora in corso.