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Nuovo dirigente alla Questura di Bari, Lelario alla guida della Squadra mobile: «Massimo impegno contro la criminalità» – VIDEO

Proseguire con le “grandi inchieste” ma anche «massima attenzione» ai fenomeni criminali che caratterizzano Bari. Saranno questi i fari che guideranno l’azione di Nicola Lelario, nuovo dirigente della Squadra mobile della Questura del capoluogo pugliese che si è insediato ieri, primo ottobre.

Lelario, 46enne nato a Barletta, prende il posto di Filippo Portoghese, nominato vicario del questore di Lecce.

Laureato in giurisprudenza, Lelario è stato presentato stamattina alla stampa in una conferenza a cui hanno partecipato il questore di Bari, Massimo Gambino, e il procuratore capo della Repubblica, Roberto Rossi.

Lelario vanta una lunga e qualificata esperienza maturata in diversi uffici investigativi della polizia di Stato. Dopo aver diretto, dal 2010 al 2017, prima l’Ufficio Prevenzione generale e Soccorso pubblico e successivamente la Squadra mobile della Questura di Cremona, ha assunto la guida della Squadra mobile di Crotone, dal 2017 al 2021. Dal 2021 al 2023 ha prestato servizio presso la Questura di Milano, dove ha diretto la Sezione criminalità organizzata della Squadra mobile.

Successivamente, dal 2023 al 2025, ha ricoperto l’incarico di direttore della Sezione investigativa specializzata per la Criminalità organizzata (Sisco) di Milano, operando in ambito investigativo.

Durante la conferenza stampa, il procuratore Rossi ha voluto ringraziare la Squadra mobile per il lavoro svolto durante l’operazione “Codice interno“, che ha svelato presunti intrecci tra mafia, politica e imprenditoria cittadina a Bari. I poliziotti, ha affermato, «hanno fatto un lavoro di squadra». E lo hanno fatto «con estrema professionalità, attenendosi ai fatti, alle prove, in una situazione che non era affatto facile perché c’erano questi intrecci tra un certo tipo di borghesia che aveva un certo peso a Bari». Nel processo di primo grado sono arrivate anche le condanne: «Vedremo ovviamente cosa succederà ora in Appello e in Cassazione. Ma se c’è un risultato dal punto di vista processuale è perché ci sono ore e ore di lavoro da parte degli investigatori», ha concluso Rossi.

A dare il benvenuto a Bari al nuovo dirigente della Squadra mobile, anche il coordinatore della Dda Francesco Giannella.

Proprio da “Codice interno” è partito anche Lelario. L’operazione «certifica la professionalità di tutti gli operatori della Squadra mobile di Bari. Per me – ha sottolineato – assumere questo incarico è un punto d’orgoglio. Dobbiamo proseguire sulla scia segnata da questa indagine. Ma, come dirigente della Squadra mobile, la mia attenzione deve essere orientata a tutti i fenomeni criminali che caratterizzano la città di Bari».

Lelario ha garantito anche il «massimo impegno» e l’attenzione «a una serie di situazioni che caratterizzano il territorio barese, quelle che creano allarme sociale e che meritano di essere trattate con la stessa professionalità e attenzione di quelle situazioni più strutturate e che necessitano di tempistiche differente. Altre situazioni devono portare la Squadra mobile a dare risposte rapide per far sì che la cittadinanza possa sentirsi rassicurata dalla presenza delle forze dell’ordine».

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