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Niente soldi per gli espropri. Il nuovo mercato di Conversano non si fa

Un fabbisogno di 26 milioni 846 mila euro per opere pubbliche previste nella programmazione triennale 2022-2024. Una cifra significativa per quindici interventi distribuiti tra riqualificazioni di piazze, ristrutturazioni di monumenti, interventi infrastrutturali per le zone produttive, rifacimento di strade urbane ed extraurbane. Il numero di opere previste e le risorse già attivate o da attivare devono, però, scontare una carenza di personale negli uffici tecnici che potrà essere, nel migliore dei casi, la causa di un rallentamento delle procedure di avvio delle gare di appalto e relativi affidamenti dei lavori. Alcune delle quindici opere sono già coperte da finanziamenti pubblici, sia riferiti al Piano Nazionale di Ripartenza e Resilienza (Pnrr), sia a finanziamenti regionali o ministeriali. Rimangono ancora fuori dalle risorse già disponibili, invece, alcuni interventi previsti e riguardanti il Piano degli Insediamenti Produttivi (Pip) della zona artigianale per le necessarie urbanizzazioni. Quello della zona artigianale rimane un problema molto avvertito dagli operatori e imprenditori che lamentano da tempo interventi per urbanizzazioni primarie e secondarie. Così come il progetto per la realizzazione di una nuova area mercatale, prevista in una zona in espansione e le cui risorse economiche sono disponibili da anni, che non viene avviato per mancanza di fondi per l’esproprio dell’area individuata. Il finanziamento regionale riferito al Piano di Riqualificazione delle Periferie (Pirp), pari a 728 mila euro, riuscirebbe a risolvere un annoso problema che riguarda lo spostamento dell’attuale ubicazione del mercato settimanale che crea notevoli disagi ai cittadini, dato che si svolge ormai in pieno centro urbano.

A bloccare l’utilizzo di queste risorse disponibili c’è la mancanza di introiti degli oneri di urbanizzazione previsti dagli interventi del Pirp, approvato nel lontano 2007. Introiti che servirebbero per l’esproprio prima della realizzazione della nuova area mercatale già finanziata. Per sopperire a questa situazione di stallo, il Comune dovrebbe farsi carico dei costi di esproprio ma, nella programmazione approvata, ha deciso di non prevedere la spesa. E’ per questo che la nuova area mercatale prevista rischia di rimanere ancora un sogno nel cassetto, con il disappunto di cittadini e molti operatori che non si spiegano il motivo per cui un’opera finanziata non si avvii da anni. Le opere che invece si realizzeranno, anche perché comprese all’interno del Pnrr e quindi soggette a controlli serrati sui tempi, comprendono alcuni immobili tra cui la chiesa di San Giuseppe che sarà destinata ad auditorium con un progetto esecutivo già approvato pari a 2 milioni di euro. L’amministrazione comunale non ha fatto ricorso alla possibilità di assunzioni a tempo determinato per la gestione delle opere pubbliche finanziate dal Pnrr.
La mancanza di personale potrebbe diventare una vera palla al piede per la realizzazione e l’utilizzo di risorse altrimenti a rischio restituzione.

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