Vincenzo Nibali, uno dei più grandi ciclisti italiani di tutti i tempi, è stato protagonista di un incontro con gli studenti pugliesi di Bitonto e Valenzano, in provincia di Bari. L’iniziativa, promossa dalla Fondazione antimafia sociale Stefano Fumarulo e dal Comitato regionale pugliese della Federazione ciclistica italiana, ha l’obiettivo di promuovere lo sport come strumento di legalità e crescita personale.
«Lo sport, e in particolare il ciclismo, insegna valori fondamentali come il rispetto delle regole, la collaborazione di squadra e la capacità di superare gli ostacoli – ha dichiarato Angelo Pansini, presidente della Fondazione Fumarulo -. È un messaggio importante, soprattutto per i giovani, che devono essere educati al rispetto delle leggi e al rifiuto della violenza».
Nibali, simbolo di sportività e fair play, ha portato la sua testimonianza ai giovani studenti, raccontando la sua esperienza e sottolineando l’importanza di seguire i propri sogni con determinazione e onestà. «Lo sport mi ha insegnato a dare sempre il massimo, a rispettare gli avversari e a superare le difficoltà», ha affermato il campione siciliano.
L’incontro è stato l’occasione per riflettere sul ruolo dello sport nella società e sul suo potenziale educativo. «Riteniamo doveroso che chi ha responsabilità di gestione di istituzioni sportive debba sentirsi strumento a disposizione di chi, come la fondazione Fumarulo, porta avanti temi così importanti come la legalità, il rispetto reciproco e il rifiuto della logica del sopruso», ha sottolineato Tommaso Depalma, presidente del Comitato regionale pugliese della Federazione ciclistica italiana.