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Dal 118 alle stroke unit del territorio, nel Barese un nuovo protocollo per «battere l’ictus sul tempo»

Battere sul tempo l’ictus grazie a interventi rapidi e appropriati. È l’obiettivo della nuova procedura varata dalla direzione generale dell’Asl Bari che vede coinvolta la centrale operativa del 118, i neurologi e la stroke unit.

La “Procedura interaziendale per la gestione preospedaliera del paziente con sospetto ictus cerebrale” è un documento operativo che definisce in modo uniforme e condiviso le modalità di intervento del sistema di emergenza-urgenza 118 e delle stroke unit del territorio metropolitano, con l’obiettivo di «ridurre i tempi di arrivo in ospedale e di avvio delle terapie di rivascolarizzazione, fondamentali per salvare la vita del paziente e limitare le disabilità anche gravi causate dall’ictus», spiega l’Azienda sanitaria in una nota.

Con questa iniziativa, sottolinea il direttore generale Luigi Fruscio, l’Asl Bari «rafforza la rete integrata dell’emergenza neurovascolare, promuovendo un modello di collaborazione interaziendale che mette al centro il tempo e la sicurezza del paziente. Anche una migliore organizzazione, soprattutto quando il fattore-tempo è così prezioso, può avere un impatto rilevante sulla capacità del Sistema sanitario di garantire una migliore assistenza alle persone».

La procedura stabilisce che il personale del 118, già nella fase di chiamata e intervento sul territorio, identifichi tempestivamente i casi sospetti di ictus, attivi la prenotifica alla stroke unit di destinazione e raccolga informazioni cliniche fondamentali per accelerare i tempi di trattamento all’arrivo in ospedale.

Tra le altre novità, è prevista anche l’attivazione immediata del mezzo di soccorso più idoneo (avanzato o base) da parte della centrale 118, la compilazione della nuova check list 118 ictus e il percorso di accesso diretto alla sala rossa del pronto soccorso, senza che il paziente con sospetto ictus debba passare dal triage ordinario.

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