«Dio nasce bambino per portare la speranza che tutti possiamo essere migliori, si fa bambino per aprirci allo stupore di ciò che è essenziale, semplice e fa grande la vita». Così, nel suo messaggio di Natale alla comunità diocesana, l’arcivescovo di Bari-Bitonto, monsignor Giuseppe Satriano.
«C’è spreco intorno a noi – scrive il vescovo -. Il tempo, soffocato dalla frenesia, vola via; lo spazio, intasato dal nulla, si fa brama di cose, di potere, di successo; gli scintillii, bagliori accecanti incapaci di illuminare, impediscono il respiro dell’anima; la vita viene gettata e calpestata. Non possiamo voltarci dall’altra parte – è l’invito di Satriano – perché non c’è un’altra parte, c’è solo questa parte della storia, quella che Dio ha scelto per appartenere a ciascuno di noi».
Il vescovo evidenzia che «quotidianamente la cronaca racconta il dramma della violenza in tutte le sue forme: da quella domestica fino all’atrocità insensata della guerra. Il grido del bambino, della donna, dell’uomo, il grido dell’innocente è un linguaggio universale che ci interpella tutti».
L’augurio di monsignor Satriano è, dunque, che il Natale giunga a tutti «con lo sguardo di un bimbo, adagiato in una mangiatoia, che viene ad attestare l’amore folle con cui Dio ci ama da sempre».