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Movida, il “report” dei residenti a Bari: «Più controlli, ma inefficaci»

Più controlli, ma nelle zone sbagliate, musica oltre la mezzanotte e vendita di alcolici oltre l’orario stabilito. È quanto segnalano i residenti del quartiere Umbertino di Bari in riferimento alla serata tra venerdì e sabato. Dopo settimane di scontri, confronti, denunce e prese di posizione, infatti, quello della movida resta un tema spinoso che continua…
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Più controlli, ma nelle zone sbagliate, musica oltre la mezzanotte e vendita di alcolici oltre l’orario stabilito. È quanto segnalano i residenti del quartiere Umbertino di Bari in riferimento alla serata tra venerdì e sabato. Dopo settimane di scontri, confronti, denunce e prese di posizione, infatti, quello della movida resta un tema spinoso che continua a far discutere. Mauro Gargano, presidente del comitato di salvaguardia della zona Umbertina, ha condiviso un breve report su quanto avviene nel quartiere «all’indomani della ferma presa di posizione del sindaco Vito Leccese contro la mala movida».

Le segnalazioni

Sebbene Gargano parli di una maggiore presenza della polizia locale «già a partire dalle 22», specifica anche come il loro passaggio sia stato segnalato «quasi esclusivamente sul lungomare e non nelle note aree calde dove maggiormente si registrano gli effetti negativi» della movida barese. Tra i problemi riscontrati anche la diffusione di musica «ad altissimo volume» anche oltre la mezzanotte, proveniente da locali con porte e finestre aperte. «Emissioni sonore ben oltre i limiti di legge che venivano percepite e registrate anche da considerevole distanza», aggiunge Gargano.

Inoltre «la somministrazione di alcolici» all’esterno di alcune attività «è proseguita indisturbata protraendosi durante la notte», mentre non sarebbero stati segnalati interventi della polizia locale «sulle massive aggregazioni da consumo» presenti nel cuore del quartiere, «sui marciapiedi e su parte della sede stradale». Un caos che avrebbe generato «un rumore antropico ben oltre i limiti stabiliti dalla legge nella fascia oraria notturna». Infine, conclude Gargano, i gestori delle attività non avrebbero rispettato il codice di autoregolamentazione adottato a gennaio, allo scadere dell’effetto dell’ordinanza emanata dal sindaco Leccese. Un regolamento che prevede la presenza di “controllori” all’esterno dei locali, figure che a quanto pare non erano invece presenti.

Problemi e confronti

«Siamo costretti ad evidenziare ancora una volta come nell’Umbertino non si possa parlare di movida, intesa come “intensa e vivace vita artistica e culturale notturna”, bensì della degenerazione del detto fenomeno noto come mala movida» conclude Mauro Gargano. Dopo un primo incontro con i residenti, intanto, lunedì e mercoledì sono in programma altre due occasioni di confronto volute dall’amministrazione comunale che vedranno protagonisti i giovani baresi e i gestori dei locali. Un percorso messo in atto per provare a raggiungere un accordo e individuare soluzioni condivise che vadano incontro alle esigenze di tutti.

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