Decongestionare la zona dell’Umbertino preservando il diritto dei ragazzi a divertirsi nelle strade e nelle piazze della città, magari rendendo più attrattiva un’area più ampia del lungomare di Bari così da espandere le zone della movida. È per cercare soluzioni condivise che uniscano le necessità di residenti, esercenti e giovani che ieri il comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica si è riunito in Prefettura. Un incontro convocato specificatamente per affrontare la questione del quartiere Umbertino, dopo le polemiche esplose la scorsa settimana per due feste improvvisate, il 7 e 8 maggio durante la festa di San Nicola, con quasi 3mila ragazzi ammassati e musica ad alto volume fino all’alba. «Bisogna porsi il problema della fortissima concentrazione di locali in quella zona della città, facendo i conti anche con il diritto al riposo e alla tranquillità dei cittadini», ha commentato a margine del comitato il prefetto di Bari, Francesco Russo, aggiungendo che «non è un problema di ordine pubblico, ma in alcuni momenti può diventarlo».
La posizione di Leccese
Il primo cittadino ha ribadito di non voler ricorrere a una nuova ordinanza, ma per scongiurare un ritorno alle regole rigide che per quasi tre mesi hanno messo in ginocchio i gestori dei locali dell’Umbertino è necessario ispirarsi al buonsenso di tutti. «Ci siamo riservati di presentare proposte e scenari nei prossimi giorni su cui lavorare», ha aggiunto Leccese parlando di un fenomeno «che dobbiamo riuscire a governare» tenendo a mente i diritti di tutti gli attori coinvolti. Obiettivo del Comune è dunque lavorare sulla prevenzione, non sulla repressione.
Proposte e azioni
Sarà convocato nei prossimi giorni un tavolo di confronto con gli operatori economici e con i residenti, e tra le proposte avanzate anche l’organizzazione di un’assemblea aperta alla partecipazione dei ragazzi in forma singola o associata. «Vogliamo che queste soluzioni vengano condivise da tutti», ha sottolineato il primo cittadino. In merito all’assenza di controlli nella zona della movida, problema sollevato più volte dai residenti, Leccese ha assicurato che anche nelle due serate finite al centro della polemica, nei pressi dell’Umbertino erano presenti cinque pattuglie tra Polizia locale e di Stato. «Hanno preferito non intervenire per evitare problemi di ordine pubblico», ha spiegato. Il prefetto Russo ha inoltre ricordato che l’amministrazione locale è già al lavoro sul nuovo regolamento urbano, oltre che sulla ricerca di nuove aree della città da destinare all’aggregazione dei giovani e far confluire la movida in diverse zone di Bari e nelle periferie. Oggi, intanto, è in programma l’incontro pubblico organizzato dal comitato degli esercenti del quartiere Umbertino, un momento di confronto con cittadini, istituzioni e media.