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Movida a Bari, i residenti rilanciano sulle occupazioni di suolo: «Ora la stretta sui controlli»

C’è attesa in città per l’incontro che il sindaco Vito Leccese convocherà nei prossimi giorni per discutere delle soluzioni alla mala movida insieme ai rappresentanti dei residenti, delle associazioni di categoria e dei ragazzi, dopo quelli singoli che si sono tenuti nei giorni scorsi a Palazzo di città. Prima però, sarà la volta della riunione…
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C’è attesa in città per l’incontro che il sindaco Vito Leccese convocherà nei prossimi giorni per discutere delle soluzioni alla mala movida insieme ai rappresentanti dei residenti, delle associazioni di categoria e dei ragazzi, dopo quelli singoli che si sono tenuti nei giorni scorsi a Palazzo di città. Prima però, sarà la volta della riunione del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica in prefettura.

Le richieste

Intanto, dal Comitato dei residenti per la Salvaguardia della zona Umbertina, arriva un’altra richiesta: quella di utilizzare il pugno duro nell’ambito dei controlli sulle occupazioni di suolo pubblico da parte dei locali. «Nell’Umbertino ci sono attività strutturate e non impattanti sul territorio (per tipologia dell’offerta commerciale) che riferiscono di difficoltà a ottenere le concessioni e invece attività con dimensione dei locali estremamente ridotte (non potrebbero quindi fruire di spazi esterni) che invece invadono gli stretti marciapiedi, impedendo finanche il transito alla collettività. Perché non si controlla la regolarità delle occupazioni?», si chiede Mauro Gargano, portavoce dei residenti. «Dove sono finite le famose borchie di delimitazione delle occupazioni in un primo tempo rilanciate anche dal Sindaco della notte e poi sparite dai radar dell’azione amministrativa? Non è che per riportare un minimo di legalità nell’attuale Far West (considerando la evidente differenza tra ricerca del consenso, cui è attenta la classe politica, e il ripristino della legalità) dobbiamo essere costretti ad augurarci la nomina di un commissario prefettizio? L’esperienza (al momento positiva) del Comune di Sorrento invita a riflettere».

Le prime mosse

Per il momento, si attende che il codice di autoregolamentazione degli esercenti venga convertito in un’ordinanza. È una delle principali novità emerse nelle scorse settimane dall’incontro fiume, durato oltre due ore e mezza, in cui commercianti e amministrazione comunale hanno avuto un (ennesimo) confronto a viso aperto sul tema. Infatti, la revisione e “ufficializzazione” del codice di autoregolamentazione adottato a gennaio dai titolari dei locali del quartiere Umbertino, ma finito un po’ nel dimenticatoio, e la richiesta di un presidio fisso delle forze dell’ordine nelle giornate e nelle ore più dense per la movida (oltre a una campagna di sensibilizzazione per i giovani) sono tra gli argomenti sui quali si è più insistito a Palazzo di Città.

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