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Bari Cronaca

Monopoli, terrore nella notte: madre e figlio sequestrati in casa da banda armata

Momenti di terrore la notte tra venerdì e sabato in una contrada dell’agro monopolitano, dove una banda di ladri armati e incappucciati ha fatto irruzione in una villetta isolata, sequestrando madre e figlio e mettendo a segno un colpo violento e organizzato. Un episodio che va ben oltre il “consueto” furto in abitazione e che ha sconvolto l’intera comunità locale. Secondo una prima ricostruzione fornita dai Carabinieri, quattro uomini sarebbero entrati nella casa dopo aver forzato uno degli accessi laterali, approfittando dell’oscurità e dell’assenza del capofamiglia, uscito poco prima per motivi di lavoro. Una volta dentro, i malviventi avrebbero immobilizzato madre e figlio, minacciandoli con una pistola e un taser per costringerli al silenzio e tenerli sotto controllo.

I due familiari sarebbero rimasti ostaggi per un tempo non ancora precisato, mentre i banditi rovistavano in ogni stanza alla ricerca di oggetti di valore, gioielli e denaro contante. La situazione è precipitata ulteriormente quando la banda ha deciso di attendere il ritorno del capofamiglia. L’uomo, rientrando a casa, si è trovato davanti la scena più impensabile: la sua famiglia sotto sequestro e i ladri pronti a minacciarlo per ottenere tutto ciò che avevano pianificato. Sotto intimidazione armata, il capofamiglia ha dovuto consegnare gioielli e denaro custoditi in casa, mentre i malviventi completavano il colpo senza esitazioni. Dopo aver razziato l’abitazione, i ladri hanno rubato anche l’auto di famiglia, un’ulteriore misura per garantire la fuga. Il veicolo è stato ritrovato poche ore più tardi nelle campagne di Locorotondo, completamente carbonizzato, un gesto che gli investigatori interpretano come la volontà di cancellare ogni possibile traccia e rendere più difficile il rintraccio.

Sul posto sono immediatamente intervenuti i Carabinieri della Compagnia di Monopoli, che hanno avviato le indagini, acquisendo filmati dalle telecamere di sorveglianza presenti nella zona e raccogliendo le testimonianze dei familiari, profondamente scossi ma fortunatamente illesi. Non si esclude che il gruppo possa essere lo stesso che, nelle ultime settimane, avrebbe compiuto altri furti nelle campagne circostanti, sebbene la violenza e la pianificazione di questo episodio facciano pensare a un salto di qualità nelle modalità operative dei criminali. L’episodio ha immediatamente acceso i riflettori sulla sicurezza nelle zone rurali monopolitane.

I residenti, già da tempo preoccupati per furti e intrusioni, ora chiedono un rafforzamento della vigilanza, maggiori controlli e più pattuglie nelle ore notturne. «Qui non si tratta più di ladri improvvisati, ma di criminali organizzati, pronti a tutto e senza scrupoli», commentano alcuni abitanti della contrada. Le autorità locali invitano i cittadini alla prudenza, suggerendo misure di sicurezza come sistemi di allarme, illuminazione esterna e vicinato solidale. Tuttavia, la paura resta alta, soprattutto tra le famiglie che vivono isolate, dove un episodio simile può trasformare una notte tranquilla in un incubo. Le indagini proseguono senza sosta.

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