Procede la preparazione estiva del Bari, quando manca esattamente una settimana alla fine del ritiro di Roccaraso, che coinciderà con l’amichevole contro i professionisti della Cavese. Ieri, intanto, un solo allenamento pomeridiano per gli uomini di Caserta, che hanno fatto scarico fisico e mentale dopo le prime fatiche abruzzesi. In campo il gruppo si è dedicato a una sfida allargata di calcio-tennis, che ha regalato sorrisi, sfottò e una sana competizione tra le quattro squadre in gioco. Lavoro atletico supplementare per Kassama, Nikolaou, Pereiro, Rao e Verreth, che poi si sono riuniti al gruppo.
Le prime indicazioni
Il primo assaggio di calcio giocato in scena domenica pomeriggio è stato utile per fornire qualche indicazione sul Bari che sta nascendo. Come era lecito aspettarsi, l’amichevole contro il Castel di Sangro, soprattutto a causa della marcata disparità tra le due squadre in campo e i carichi pesanti sulle gambe dei biancorossi, è servita per visionare le prime idee sul sistema di gioco adottato, le scelte iniziali e le indicazioni fornite dall’allenatore. Ad esempio, nell’arco dei novanta minuti Caserta ha alternato il 4-3-3 col 4-2-3-1 con il doppio play, confermando quanto detto a parole nella conferenza stampa di presentazione. Nella prima frazione, infatti, il Bari si è schierato con il danese Gytkjaer affiancato dalle ali Rao e Pereiro, mentre nel secondo tempo Bellomo ha occupato la casella del trequartista dietro a Moncini, con Benali e Verreth in regia. L’allenatore calabrese ha insistito più volte sulla necessità di aumentare il ritmo della manovra, privilegiando passaggi rapidi. Agli esterni ha chiesto con insistenza di puntare e superare l’avversario nell’uno contro uno, in particolare a Rao che possiede questa qualità. Dettami che si rivedranno per tutto l’arco del campionato.
Le prove più significative
La sgambata contro la formazione abruzzese è servita anche per vedere all’opera per la prima volta qualche volto nuovo arrivato dal mercato. C’era molta curiosità, ad esempio, sui due centravanti Gytkjaer e Moncini. Caserta ha inizialmente puntato sull’ex Venezia, che al di là di un gol a fine primo tempo è sembrato ancora un po’ imballato e lontano dalla condizione migliore. Più pimpante, invece, l’ex Brescia, autore di una tripletta nella ripresa, seppur contro le riserve degli abruzzesi. Ha lasciato il segno anche Gaston Pereiro, che col suo mancino ha aperto la stagione del Bari. L’uruguaiano è uno degli uomini più osservati in questi giorni, vista la sua posizione in bilico. L’ex Genoa e Cagliari, anche per una posizione da trequartista difficilmente collocabile in un tridente, potrebbe andare via, con il Bari che nelle scorse settimane ha registrato un sondaggio dall’Avellino e di qualche squadra sudamericana. Tuttavia il dinamismo mostrato finora e la buona condizione fisica fatta vedere a Roccaraso, possono essere un segnale che può indurre Magalini e Di Cesare a valutare attentamente la sua cessione. Discorso per certi versi simile per Manzari, schierato nella ripresa esterno d’attacco e autore di un poker di qualità. Il barese ha diverse richieste dalla Serie C e qualcuna anche dalla B, ma proverà a giocarsi le sue carte e convincere Caserta a puntare su di lui. Impresa comunque abbastanza difficile.