Dieci ordigni bellici, risalenti alla seconda guerra mondiale, sono stati individuati e recuperati nell’area del nuovo scalo portuale di Molfetta.
Si tratta di bombe di aereo da 30 libbre con caricamento speciale di tipo incendiario che sono state neutralizzate, nel corso di un’operazione di bonifica articolata su due giornate, agli artificieri dell’11° reggimento genio guastatori dell’Esercito italiano in collaborazione con il Nucleo Sminamento difesa antimezzi insidiosi (Sdai) di Taranto, articolazione del Gruppo operativo Subacquei della Marina militare.
«Il complesso intervento – spiegano dall’Esercito – è stato svolto sotto il coordinamento della Prefettura di Bari, che ha garantito il raccordo tra le diverse componenti civili e militari coinvolte, assicurando l’efficacia operativa e il rispetto delle misure di sicurezza previste».
Per assicurare l’incolumità della popolazione durante le operazioni è stata istituita un’area di interdizione temporanea di 200 metri in mare e, al momento del brillamento, effettuato in una cava autorizzata nell’entroterra, è stata applicata un’ulteriore interdizione di 200 metri via terra.
«Grazie alla corretta e organizzata applicazione di queste misure, l’intervento si è svolto senza causare disagi alla navigazione, alla mobilità o alle attività dei residenti», proseguono dall’Esercito, sottolineando che l’azione sinergica con la Marina, in stretta collaborazione con le autorità civili, «consentirà al porto di Molfetta di proseguire il proprio percorso di sviluppo in un contesto completamente bonificato e conforme agli standard internazionali di sicurezza».


