Due case popolari, occupate da una famiglia ritenuta vicina alla criminalità locale, sono state sgomberate stamattina a Molfetta in un’operazione che ha visto coinvolti carabinieri, polizia e vigili urbani.
Le abitazioni erano occupate dalla famiglia di un pregiudicato del luogo che, secondo quanto emerso, avrebbe indotto i legittimi assegnatari a rinunciare all’abitazione.
L’uomo era noto alle cronache anche per un episodio avvenuto alcuni anni fa quando, in occasione del suo matrimonio, il corteo nuziale in carrozza “paralizzò” il traffico cittadino.
Le due proprietà, una di competenza dell’Arca e l’altra del Comune di Molfetta, sono state poste sotto sequestro su disposizione della Procura di Trani.
L’intervento di sgombero è stato pianificato e coordinato dal Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica di Bari, presieduto dal prefetto Francesco Russo.
Sul luogo dell’operazione era presente anche il direttore di Arca Puglia Centrale, Pietro De Nicolo.
Nell’appartamento di proprietà dell’Arca, dove erano in corso lavori di ristrutturazione poi interrotti, sono stati rinvenuti degli obici.
