Una tragedia a Milano nella mattinata di ieri 11 agosto. Cecilia De Astis, 71 anni, originaria di Ruvo di Puglia ma da tempo residente nel capoluogo lombardo, è stata investita e uccisa in via Saponaro, nel quartiere Gratosoglio, da un’auto rubata. A bordo del veicolo c’erano quattro giovanissimi, tre bambini e una bambina, tutti rom di età compresa tra 11 e 13 anni, quindi non imputabili. Dopo l’impatto, i ragazzi sono fuggiti, ma sono stati rintracciati e fermati dalla polizia locale in un campo rom in via Salvanesco.
Il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, ha espresso cordoglio alla famiglia della vittima e ha definito «vergognoso speculare» politicamente sulla vicenda, ricordando che il Comune persegue da anni la chiusura dei campi rom, con 24 insediamenti sgomberati dal 2013. Sala ha inoltre sottolineato che le famiglie dei minori «devono rendere conto» di quanto accaduto, chiedendo la massima intransigenza.
Dura la reazione del vicepremier Matteo Salvini, che ha invocato lo sgombero immediato e la demolizione del campo rom da cui proverrebbero i minori, accusando il Comune di inerzia. La Procura per i minorenni di Milano sta valutando possibili provvedimenti: dall’allontanamento dei ragazzi dai genitori, ritenuti eventualmente inadeguati, fino all’affidamento in comunità in caso di pericolosità sociale.
A Ruvo di Puglia, città natale della vittima, il sindaco Pasquale Chieco ha espresso «dolore e costernazione» per la perdita, ricordando il legame profondo che Cecilia De Astis aveva mantenuto con la sua terra d’origine.