Società, ville, terreni, conti correnti, veicoli e una imbarcazione da diporto: i carabinieri del comando provinciale di Bari hanno confiscato in via definitiva beni pe 50 milioni di euro a un imprenditore di Molfetta già condannato nelle operazioni ‘Primavera’ e ‘Reset’ per essere stato ai vertici di un’associazione a delinquere finalizzata al traffico di droga.
Il decreto di confisca, ora confermato dalla Cassazione, era stato disposto nel marzo 2024 dalla sezione misure di prevenzione del Tribunale di Bari su richiesta della Procura e dopo le indagini affidate al Nucleo investigativo del capoluogo pugliese che ha scavato nelle ricchezze accumulate illecitamente dal 55enne e nei flussi finanziari suoi e della sua famiglia per circa 20 anni.
La confisca riguarda un patrimonio di 15 fabbricati, tra i quali la villa – vista mare – dove l’imprenditore è domiciliato, quattro terreni – per un’estensione totale di circa 5.000 metri quadrati, 4 società specializzate nella realizzazione e ristrutturazione di edifici, 6 veicoli ed una imbarcazione da diporto, infine 11 conti correnti e quote partecipative ad un fondo di investimento.