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Bari, Vito Martiradonna a processo per usura. Gianni Ciardo: «Non pagai interessi»

Gianni Ciardo non avrebbe consegnato al pregiudicato barese Vito Martiradonna più denaro di quanto gli era stato prestato. Lo ha detto lo stesso attore barese davanti ai giudici del Tribunale di Bari nel corso di un'udienza del processo per truffa, contraffazione, ricettazione e usura a carico di Martiradonna. Gianni Ciardo è considerato vittima di usura…
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Gianni Ciardo non avrebbe consegnato al pregiudicato barese Vito Martiradonna più denaro di quanto gli era stato prestato. Lo ha detto lo stesso attore barese davanti ai giudici del Tribunale di Bari nel corso di un’udienza del processo per truffa, contraffazione, ricettazione e usura a carico di Martiradonna. Gianni Ciardo è considerato vittima di usura e, pertanto, parte offesa.

«In un periodo per me un po’ critico chiesi in prestito a Vito Martiradonna seimila euro, che poi gli ho riconsegnato. Non gli ho dato 600 euro in più, forse li avevamo stabiliti come garanzia, ma non glieli ho mai dati e lui non me li ha mai chiesti», ha affermato l’attore.

Per la Procura di Bari, nel 2016 avrebbe ricevuto un prestito di seimila euro dal pluripregiudicato, che avrebbe ottenuto indietro dall’attore 6.600 euro, “pari a un interesse del 20% su base annua“, come si legge nel capo di imputazione.

Ciardo e Martiradonna, ha spiegato l’attore, si conoscevano da molto tempo («quaranta anni») e frequentavano «lo stesso barbiere». Un giorno, ha detto Ciardo, si trovarono a parlare dei problemi economici dell’attore e fu Martiradonna a chiedergli se avesse bisogno di un prestito.

I soldi, poi, sarebbero stati restituiti in quattro rate da 1.650 euro l’una, per cui la Procura ritiene che Martiradonna abbia ricevuto 600 euro in più rispetto alla cifra prestata. I fatti contestati risalgono ai mesi tra luglio e dicembre 2016. Dopo quella vicenda, i due non si sarebbero più incontrati: «L’ho visto per l’ultima volta quando andai in carcere per fare uno spettacolo su Dante», ha detto. Martiradonna era detenuto.

Nel processo, oltre Martiradonna (che risponde di truffa, contraffazione e usura) sono imputati anche il 29enne Vittorio Russo, a cui è contestata la ricettazione di un orologio Rolex, e il 41enne Francois Monteleone, che risponde di truffa e contraffazione. L’udienza è stata rinviata al 5 febbraio.

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