«Ci hanno già provato in tutti i modi. Ci provano ancora. Ancora una volta vogliono intimidirmi con calunnie e diffamazioni». Così, in una nota, l’eurodeputato Antonio Decaro, ex sindaco di Bari, in riferimento alle dichiarazioni del collaboratore di giustizia Nicola De Santis, rilasciate oggi nel tribunale del capoluogo pugliese nel corso del processo che segue l’inchiesta Codice interno che, nel febbraio scorso, ha portato all’arresto di 130 persone, svelando presunti intrecci tra mafia, politica e imprenditoria cittadina.
De Santis ha confermato la sua versione su un presunto incontro tra Decaro e Massimo Parisi, fratello del boss di Japigia, Savino.
«Sono costretto a ripetere che gli esponenti del clan Parisi li ho incontrati soltanto nelle aule di tribunale – ribadisce l’ex primo cittadino barese -, dove io rappresentavo con orgoglio la mia città, da sindaco, e loro erano imputati, grazie anche alle denunce che io stesso avevo fatto».
Sul caso aveva indagato anche la Procura di Bari che aveva poi archiviato l’inchiesta. E, a tal proposito, Decaro afferma che «trovo assurdo dover tornare per l’ennesima volta su una vicenda peraltro già archiviata dalla Procura di Bari, ma io non mi stancherò mai di combattere. La verità è la mia forza e continuerò a ripeterla a testa alta e senza paura», conclude l’eurodeputato.