L’appartamento di via Tancredi, a Bari Vecchia, dell’ex consigliere regionale Giacomo Olivieri – in carcere dal 26 febbraio del 2024 nell’ambito dell’inchiesta “Codice interno” sui presunti intrecci tra mafia, politica e imprenditoria cittadina – va sequestrato.
Lo ha chiesto nuovamente la Dda di Bari. L’appartamento è di proprietà del suocero di Olivieri, Vito Lorusso (oncologo arrestato nell’ambito della stessa inchiesta e in carcere per altre vicende), e a lui è stato venduto da una società immobiliare che la Dda di Bari ritiene riconducibile a Olivieri.
Il sequestro era stato chiesto (ma non concesso) già nel febbraio 2024, quando fu disposto per altri appartamenti, immobili, proprietà e quote societarie appartenenti a Olivieri, alla moglie Maria Carmen Lorusso, alla onlus Fondazione Maria Rossi Olivieri e alle società Madonna di Grottole srl e Puglia srl.
La sezione misure di prevenzione del Tribunale di Bari deciderà su questa nuova richiesta in 90 giorni.
Nell’udienza svolta oggi davanti ai giudici della stessa sezione, gli avvocati di Olivieri (Gaetano e Luca Castellaneta) hanno chiesto al Tribunale di ascoltare alcuni testimoni, tra cui la stessa Maria Carmen Lorusso. Ex consigliera comunale, anche lei è stata arrestata il 26 febbraio di un anno fa: per la Dda, la sua elezione al consiglio comunale del 2019 sarebbe stata favorita dai voti di tre clan di Bari raccolti da Olivieri. La Dda, invece, ha chiesto l’ascolto dei propri consulenti. Il Tribunale deciderà se ammettere le richieste nella prossima udienza del 21 maggio.