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L’UniBa accoglie tre palestinesi: «Fuggiti dopo 2 anni di genocidio». Il rettore: «Multiculturalismo è un valore»

L'Università degli studi "Aldo Moro" di Bari ha accolto, stamattina, tre studenti palestinesi arrivati in Puglia grazie al corridoio universitario Iuplas (Italian universities for palestinian students), iniziativa ideata dalla Conferenza dei rettori delle Università italiane (Crui) e realizzata in collaborazione con i ministeri degli Esteri e dell'Università e con il consolato generale d'Italia a Gerusalemme.…
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L’Università degli studi “Aldo Moro” di Bari ha accolto, stamattina, tre studenti palestinesi arrivati in Puglia grazie al corridoio universitario Iuplas (Italian universities for palestinian students), iniziativa ideata dalla Conferenza dei rettori delle Università italiane (Crui) e realizzata in collaborazione con i ministeri degli Esteri e dell’Università e con il consolato generale d’Italia a Gerusalemme.

Si tratta di Osama, 39enne di Gaza, del suo concittadino Awni di 29 anni e della 27enne Katia, arrivata da Betlemme. I tre studenti si sono presentati oggi, accompagnati tra gli altri dal rettore di UniBa, Roberto Bellotti.

Osama e Awni sono arrivati all’aeroporto Ciampino di Roma lo scorso primo ottobre, dopo essere stati evacuati da Gaza il 29 settembre. Il primo è già laureato in Palestina in Management and information technology, a Bari studierà Lingue e culture per il turismo e la mediazione internazionale. Lo stesso corso scelto dal suo concittadino Awni, già laureato in Scienze e tecnologie alimentari all’università Al Azhar di Gaza. Katia ha, invece, un diploma biennale in Travel agency management e a Bari studierà Nuovi turismi.

«Sono venuto qui dopo due anni di occupazione e genocidio – ha detto Awni -. Oggi non ci sono comunicazioni tra Gaza e altri luoghi della Palestina, tutto il mondo dovrebbe vedere com’è la situazione». Osama ha ricordato che a Gaza «possiamo essere vivi un giorno e l’altro no. Viviamo per aiutare le nostre famiglie e i nostri bambini. L’occupazione, a Gaza, non è iniziata due anni fa, ma dopo il 1948».

Katia è invece arrivata all’aeroporto di Bari il 7 ottobre. «Per me è una grandissima opportunità essere qui», ha detto visibilmente emozionata.

Il rettore ha ricordato che il progetto «è nato anche grazie al rettore Stefano Bronzini, che mi ha preceduto, stiamo ottenendo i frutti di un percorso lungo di partecipazione». Bellotti ha poi sottolineato che «il multiculturalismo è un valore per i nostri atenei e noi ci crediamo molto».

Gli studenti, ha spiegato, «si sono immatricolati nel dipartimento Dirium. Hanno già titoli di studio e una formazione solida, quindi questa è un’occasione per proseguire gli studi, perfezionarsi e vivere in Italia accolti dalla nostra città. Il percorso previsto dalla Crui – ha proseguito – prevede tre contingenti, ne abbiamo ancora uno da espletare quindi è probabile che arrivino altri due studenti dalla Palestina».

Iupals, ha poi specificato Bellotti, è «il primo corridoio per motivi di studio organizzato dalla Conferenza dei rettori con il supporto di due ministeri. È un progetto nazionale non estemporaneo, nel quale le università hanno finanziato le borse di studio». Il valore, ha concluso, è di «12mila euro l’anno», inoltre i ragazzi «usufruiranno anche degli alloggi universitari».

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