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Lum, un quarto di secolo verso il futuro: «Proiettati in contesti sempre più internazionali»

Con il decreto ministeriale del 10 aprile del 2000 è iniziata la storia della Libera università mediterranea Giuseppe Degennaro. Intitolata al suo fondatore, una delle figure più poliedriche che il panorama imprenditoriale, politico e formativo pugliese abbia mai conosciuto, nel corso di 25 anni l'università Lum ha saputo guardare in prospettiva, avviando un processo di…
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Con il decreto ministeriale del 10 aprile del 2000 è iniziata la storia della Libera università mediterranea Giuseppe Degennaro. Intitolata al suo fondatore, una delle figure più poliedriche che il panorama imprenditoriale, politico e formativo pugliese abbia mai conosciuto, nel corso di 25 anni l’università Lum ha saputo guardare in prospettiva, avviando un processo di modernizzazione che l’ha portata ad essere riferimento accademico per studenti non solo pugliesi.

Il presente

Oggi la Lum con i suoi percorsi didattici di eccellenza, le sue attività di ricerca e la sua apertura internazionale guarda al futuro, rafforzando giorno dopo giorno la sua identità volta a sostenere la crescita della persona e del territorio, interpretando efficacemente le trasformazioni di un mondo in rapida evoluzione e offrire opportunità alle giovani generazioni.

Lo sviluppo dell’idea

«La Lum – afferma Emanuele Degennaro, presidente del cda – è stata la realizzazione dell’idea che lo sviluppo della Puglia e del Mezzogiorno fosse possibile e attuabile grazie alla preparazione di una nuova classe dirigente diffusa sul territorio fatta di professionisti e lavoratori che in ogni settore portassero i frutti di una formazione di eccellenza basata su nuovi modelli, apertura a nuovi contesti, proposizione di nuovi scenari. L’idea era sfidante e, alla luce dei 25 anni passati, posso affermare che si è rivelata lungimirante. Oggi la Lum è una realtà consolidata ed in piena crescita, capace di creare una solida struttura di relazioni con le migliori eccellenze dell’impresa dei servizi e della manifattura, i migliori professionisti della Pa, i più solidi e dinamici enti della sanità. Tutto questo è per le nuove generazioni di laureati, che giustamente premono affinché non siano costretti a portare altrove i frutti della loro ottima preparazione scientifica e culturale».

Il futuro

«La Lum – conclude Degennaro – è proiettata verso il futuro e, con le radici ben solide nelle esperienze maturate in questo primo quarto di secolo, è pronta a svolgere anche per i prossimi anni un ruolo di primo piano nella formazione e nella ricerca universitaria del Mezzogiorno».

«In questi 25 anni – dichiara il rettore Antonello Garzoni – la Lum si è pienamente affermata nel panorama universitario nazionale, mantenendo un clima da startup e un desiderio di modernità e innovazione che ci rendono unici. I nuovi percorsi in lingua inglese, lo sviluppo del nuovo campus di Casamassima e il progetto del nuovo studente ci proiettano in un contesto sempre più internazionale e integrato con il territorio, accentuando la nostra vocazione di essere un polo di eccellenza al centro del Mediterraneo». Per la direttrice generale Antonella Rago, «un quarto di secolo – è il tempo trascorso da quando la LUM ha ottenuto il riconoscimento del Ministero dell’Università e della Ricerca e ha potuto operare a pieno titolo come Università un tempo apparentemente lungo, ma così breve per chi lo ha vissuto sin dall’inizio. Se questi venticinque anni sono stati un tempo breve oppure lungo lo possono dire solo i fatti».

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