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Lo sciopero generale per Gaza, tantissimi in piazza a Bari. Il corteo davanti al consolato di Israele – FOTO e VIDEO

In tantissimi si sono ritrovati stamattina sul molo di San Nicola, a Bari, per partecipare al corteo organizzato in occasione dello sciopero generale nazionale in sostegno al popolo palestinese, proclamato dai sindacati di base.

Con lo slogan “Blocchiamo tutto, scendiamo in piazza per la Palestina contro il genocidio“, la manifestazione passerà simbolicamente davanti al consolato di Israele per poi proseguire fino all’estramulare Capruzzi. Sono 24 le ore di sciopero proclamate, che coinvolgono sia il settore pubblico sia quello privato, compresi i servizi pubblici essenziali.

In piazza, a Bari, ci sono anche le autorità cittadine. Tra loro il sindaco Vito Leccese con la fascia tricolore e una spilla a forma di cuore che riproduce la bandiera della Palestina. «È una grandissima mobilitazione da parte dei cittadini di Bari. Il segno concreto della scelta di campo che la città ha fatto da parecchi mesi», afferma il primo cittadino, sottolineando la numerosa presenza di giovani: «Rappresentano la speranza, il desiderio alla pace che fa parte del codice genetico di questa città».

Poi Leccese esprime l’auspicio che «il governo italiano possa ravvedersi in queste ore rispetto alla possibilità di riconoscere lo Stato di Palestina come stanno facendo Francia, Regno Unito, Canada e altri Paesi del blocco del G7».

Passando davanti al consolato di Israele, a Bari, dove è schierata la polizia in assetto anti sommossa, i manifestanti hanno urlato cori come: «Assassini», «Vergogna», «Israele fascista, Stato terrorista». La strada è sbarrata da alcuni mezzi delle forse di polizia. Tra i manifestanti moltissimi giovani, alcuni indossano la kefiah, sono moltissime anche le bandiere della Palestina issate e i fumogeni. «Siamo tutti antifascisti», hanno gridato i manifestanti.

Francesco Laterza dell’Usb Puglia, sindacato tra gli organizzatori dello sciopero, evidenzia che «siamo stati i primi a proclamare lo sciopero generale. È la prima volta da anni che accade per motivi strettamente politici».

Alla mobilitazione si uniscono anche Cobas, Sbg e Cub. «Manifestiamo per fermare il genocidio del popolo palestinese – prosegue – e in sostegno alla nave Flotilla sulla quale si trova anche un nostro delegato sindacale. Ma – spiega – ci sono anche ragioni lavorative, perché siamo contrari all’economia di guerra sostenuta dal governo, sarebbe necessario pensare a serie politiche del lavoro, alla sicurezza e ai salari».

Altre manifestazioni, in Puglia, sono previste a Taranto (presidio in piazza della Vittoria) e a Lecce (presidio in piazza Sant’Oronzo).

In Puglia, aggiunge il sindacalista, «il settore dei trasporti sta rispondendo bene allo sciopero in termini di adesioni: siamo intorno al 70 per cento tra il personale di Stp Bari, Lecce e Brindisi e Ferrovie Appulo-lucane».

Per quanto riguarda il personale della scuola e della sanità pugliese, l’adesione in Puglia, riferisce Laterza, «è del 40 per cento circa: siamo soddisfatti di questa partecipazione».

La protesta, ribadisce «è un modo per urlare pacificamente contro il genocidio in corso nella Striscia e per sostenere la missione della Global Sumud Flottilla su cui viaggia anche un nostro delegato». Con lo sciopero «vogliamo chiedere al governo Meloni di abbandonare le economie di guerra e iniziare a pensare a politiche sociali che tutelino il lavoro e i lavoratori», conclude.

La protesta riguarda tutti i settori, dal trasporto pubblico locale, alle ferrovie, porti, scuole e servizi pubblici. Lo sciopero, iniziato a mezzanotte terminerà alle 23 di oggi.

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