Al via i sedici fronti di scavo delle sette gallerie naturali e delle relative finestre di emergenza sul lotto Telese-Vitulano dei lavori per la realizzazione della nuova linea Alta Velocità-Alta Capacità (Av/Ac) Napoli-Bari, una delle opere strategiche del gruppo Ferrovie dello Stato (Fs).
Le gallerie, la cui lunghezza va dai 150 metri agli oltre 2 chilometri, saranno realizzate a canna singola con doppio binario.
I lavori sono stati affidati da Rete ferroviaria italiana (Rfi) al Consorzio Telese Scarl (costituito dalla mandataria Ghella insieme a Itinera, Salcef e Coget Impianti) sotto la direzione lavori di Italferr, con un investimento complessivo di circa 500 milioni di euro, finanziati anche con fondi Pnrr.
Il lotto prevede il raddoppio della linea ferroviaria, parte in affiancamento e parte in variante alla linea storica, per un’estensione di circa 19 chilometri da Telese a Vitulano.
Oltre alla presenza di un gran numero di gallerie, che rappresentano circa il 40% del tracciato che attraversa otto comuni della provincia di Benevento, l’opera avrà 14 viadotti ferroviari, due cavalcaferrovie, tre nuove fermate (Solopaca, San Lorenzo Maggiore e Ponte Casalduni), 10 chilometri di barriere antirumore, oltre agli impianti tecnologici, all’attrezzaggio ferroviario e altre opere minori.
Attualmente sono impegnati circa mille lavoratori, tra tecnici e operai del Consorzio Telese Scarl e delle ditte subappaltatrici, con una forte presenza di imprese del Sud Italia. Un importante indotto generato sul territorio dall’opera in fase di costruzione. Le attività di cantiere si svolgono a ciclo continuo nell’arco delle 24 ore, 7 giorni su 7.
L’intera opera prevede il potenziamento e la velocizzazione dell’itinerario Napoli-Bari che consentirà di integrare l’infrastruttura ferroviaria del Sud del Paese con il Core Corridor “Scandinavia-Mediterraneo”, una velocizzazione sia per i treni a lunga percorrenza e sia per il trasporto regionale e merci.