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Leccese a Catino per il 47° anniversario dell’omicidio di Peppino Impastato: «La legalità si costruisce ogni giorno»

Nel 47° anniversario dell'assassinio di Peppino Impastato, il sindaco di Bari Vito Leccese si è recato questa mattina nel quartiere Catino, presso il giardino intitolato al coraggioso giornalista e attivista siciliano ucciso dalla mafia. La cerimonia di commemorazione ha visto la partecipazione della presidente del Municipio V Maristella Morisco, del presidente dell’associazione Corrado Berardi e…
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Nel 47° anniversario dell’assassinio di Peppino Impastato, il sindaco di Bari Vito Leccese si è recato questa mattina nel quartiere Catino, presso il giardino intitolato al coraggioso giornalista e attivista siciliano ucciso dalla mafia. La cerimonia di commemorazione ha visto la partecipazione della presidente del Municipio V Maristella Morisco, del presidente dell’associazione Corrado Berardi e di alcune scolaresche del territorio.

«Ho voluto essere qui per rendere omaggio a una vittima di mafia, un martire dei nostri tempi, un uomo che ha pagato con la vita il suo impegno contro la mafia», ha dichiarato il sindaco Leccese, ringraziando le istituzioni e le associazioni presenti per il loro costante impegno nella promozione della cultura della legalità e dell’antimafia sociale.

Il sindaco ha poi sottolineato la difficile concomitanza della commemorazione di Impastato con quella di Aldo Moro, spesso oscurandone il ricordo. «Peppino Impastato, nella sua giovane vita, ha testimoniato con coraggio, fino alle estreme conseguenze, il rifiuto delle logiche mafiose e dell’omertà che protegge gli affari criminali delle mafie», ha ricordato Leccese.

Rivolgendosi in particolare ai giovani presenti, il sindaco ha ribadito l’importanza di scegliere la legalità e di rifiutare i modelli comportamentali sbagliati attratti da facili guadagni o dal fascino criminale. «Vogliamo che proprio i bambini e i ragazzi della nostra città siano testimoni di un messaggio e una cultura che rifiutano l’illegalità e la mentalità mafiosa per promuovere un nuovo senso di comunità», ha affermato Leccese, ricordando la breve distanza tra la casa di Impastato e quella del boss mafioso Tano Badalamenti, simbolo della vicinanza spesso sottile della criminalità.

La scelta di commemorare Impastato in un quartiere periferico come Catino, ha spiegato il sindaco, testimonia la volontà di rafforzare il legame tra cittadini e istituzioni per costruire insieme una città migliore. Leccese ha infine annunciato che il prossimo 23 maggio, in occasione dell’anniversario della strage di Capaci, si terrà l’inaugurazione del giardino Impastato al termine dei lavori di riqualificazione.

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