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Le Grotte di Castellana come un “avamposto spaziale”: al via due simulazioni terrestri di missione lunare

Per le prossime settimane, le Grotte di Castellana diventeranno un vero e proprio “avamposto spaziale”. Dal 10 al 26 ottobre, il sito carsico ospiterà la Commercial Analog Astronaut Mission (CAAM), una delle più avanzate simulazioni terrestri di missione lunare mai realizzate, organizzata dall’associazione internazionale Space Pioneers.

Le profondità carsiche pugliesi, grazie al loro isolamento, all’assenza di luce solare e alle condizioni microclimatiche uniche, rappresentano un laboratorio naturale ideale per testare tecnologie e protocolli di sopravvivenza in vista di future esplorazioni spaziali.

Dalla regolite lunare all’agricoltura spaziale

La missione si articola in due fasi, CARE-1 (10-12 ottobre) e CARE-2 (13-26 ottobre), guidate da Tommaso Tonina, presidente di Space Pioneers, e Andrea Rubino, ingegnere aerospaziale e dottorando del Politecnico di Bari.

Tra gli esperimenti più innovativi a Castellana spicca la prima ricerca al mondo sull’agricoltura lunare. L’obiettivo è la sperimentazione biologica della “regolite lunare” (la polvere che ricopre la Luna), inoculata con funghi Trichoderma per tentare di renderla fertile e trasformarla in terreno coltivabile, aprendo la strada alla produzione sostenibile di cibo nello spazio.

Gli “astronauti” si sottoporranno anche a test su:

  • Terreni lunari simulati ad alta fedeltà forniti dalla norvegese SolSys Mining.
  • Tute intra-veicolari REA Space.
  • Protocolli di isolamento e regimi alimentari a base di nutrizione liofilizzata, tipici delle missioni in orbita.

L’iniziativa, supportata dal Politecnico di Bari e da diversi centri di ricerca internazionali, punta a sviluppare metodologie di sopravvivenza replicabili in ambienti estremi.

Il sindaco Domi Ciliberti ha sottolineato il prestigio dell’evento: «Le Grotte di Castellana possono e devono diventare un punto di riferimento scientifico… per migliorare la Terra in cui viviamo». Anche Serafino Ostuni, presidente della società Grotte di Castellana, parla di «un passo storico per la ricerca spaziale e per la Puglia».

Secondo Andrea Rubino, la missione CAAM «inaugura un nuovo capitolo della ricerca spaziale: per la prima volta, l’esplorazione analogica diventa anche una piattaforma di sviluppo per le imprese terrestri». Per qualche settimana, il futuro dell’esplorazione e della coltivazione spaziale avrà il suo centro, qui sulla Terra, nelle viscere della Puglia.

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