La festa in cambio di favori: confermata in Appello la condanna all’ex dg dell’Ager Puglia

È stata confermata in Appello la condanna a un anno di reclusione per Gianfranco Grandaliano, ex direttore generale dell’Agenzia regionale per i rifiuti (Ager) della Puglia, accusato di corruzione per l’esercizio della funzione. La pena è stata sospesa.

I fatti per cui era finito a processo risalgono al 6 agosto 2017: secondo l’accusa, Grandaliano si sarebbe fatto pagare la festa di compleanno dall’imprenditore Rocco Lombardi, al quale pochi giorni dopo sarebbero stati affidati dei lavori.

Quella festa, organizzata in un noto ristorante sul mare a Mola di Bari in occasione del cinquantesimo compleanno del manager, sarebbe costata 2.900 euro. In cambio, l’imprenditore avrebbe ricevuto da Grandaliano informazioni su un finanziamento da un milione di euro che l’Ager avrebbe stanziato, pochi giorni dopo la festa, per i lavori straordinari di pulizia e rimozione dei rifiuti accumulati sui cigli delle strade extraurbane di alcuni comuni pugliesi. In questo modo, avrebbe consentito all’azienda di Lombardi di presentare tempestivamente la documentazione per ottenere l’affidamento diretto per l’esecuzione dei lavori nel Comune di Cellamare per un totale di poco più di 21mila euro.

Grandaliano aveva scelto di essere giudicato con rito abbreviato ed era stato condannato a un anno nel novembre 2023. Coinvolti in questa vicenda ci sono anche Lombardi e il suo collaboratore Pietro Piemontese, che sono però a processo con rito ordinario.

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