Ci sono aziende che danno voce alle persone, ma anche persone che danno voce alle aziende. Mario Seccia, 35 anni, è originario di Barletta e sarà una nuova risorsa di Innotec, la cooperativa sociale molfettese che ha riconosciuto in lui un talento, dopo che il giovane era stato ritenuto inabile al lavoro. All’interno della cooperativa che ha sede in via Agnelli e che si occupa dell’offerta di servizi integrati in ambito socio-sanitario, Mario gestirà una web community sul nuovo sito.
«Forse all’inizio avrò qualche difficoltà, ma l’importante è cominciare – esordisce il giovane – poi, una volta che ci avrò preso la mano, volerò, perché non dimentico il mio motto: chi si ferma è perduto».
Mario non ha nessuna intenzione di fermarsi. La firma del contratto che lo vede protagonista in qualità di socio è avvenuta mercoledì scorso, ma lui è già all’opera.
«È la prima volta che ho un’occasione del genere, è molto bello essere parte integrante, socio di una cooperativa – racconta Mario, entusiasta – così ho realizzato il mio sogno, ma ce ne sono tanti altri da concretizzare. Questo è solo l’inizio, mi auguro».
L’inizio di una storia che verrà scritta a quattro mani. Da una parte la determinazione di Mario, dall’altra la lungimiranza della cooperativa di Molfetta, che ha conosciuto il barlettano quindici giorni fa, tramite un servizio al TgR Puglia, ed è stata subito catturata da quella forza di volontà che anima pochi. Il presidente di Innotec, Damiano Minervini, d’accordo con Enza Spadavecchia, componente del CdA, ha contattato Filippo Caracciolo, presidente del gruppo consiliare del partito democratico della Regione Puglia, tramite cui ha raggiunto il giovane barlettano.
«Mario è un ragazzo caparbio, sveglio, testardo – dichiara Minervini – abbiamo appena iniziato a collaborare e ha già un mare di idee».
L’attenzione del giovane è rivolta a un tema di estrema importanza nel mondo del lavoro. Si tratta della figura del disability manager e delle funzioni che dovrebbe ricoprire all’interno delle organizzazioni aziendali. La presenza del disability manager è fondamentale per l’integrazione dei diversamente abili nella vita organizzativa delle aziende.
«Mario è molto sensibile a tematiche che lo riguardano da vicino- prosegue Minervini – perché la rabbia di non poter avere un contratto di lavoro lo spinge a mettersi in gioco il doppio».
Del resto, Innotec si posiziona sul mercato con proposte innovative, che contraddistinguono la sua offerta rispetto a quella delle società attive nello stesso settore. Proprio in questo contesto il talento di Mario rappresenta un valore aggiunto.
«Nella nostra squadra abbiamo già da alcuni anni persone con disabilità – spiega il presidente della cooperativa– ma Mario è il primo a diventare un nostro socio a tutti gli effetti e a ricoprire un ruolo che gli permette di darci il suo punto di vista».
Una visione che non è quella dei fornitori di servizi, delle associazioni che operano nel sociale e nemmeno dei genitori di persone diversamente abili.
«La sua è la prospettiva di chi vive determinate dinamiche in prima persona – continua Minervini – ed è pronto a mettersi a disposizione del prossimo».
Mario è un grande punto di partenza per Innotec, che guarda al futuro proprio attraverso progetti fondati sull’inclusione.
«Sono molto emozionato all’idea di lavorare accanto a una persona così tenace – conclude Minervini – una di quelle che non si è accontentata, ma ha lottato per ottenere un posto di lavoro».
Non un posto qualunque, ma il suo.