«Ogni settimana spendo più di 500 euro solo per raggiungere Milano e tornare indietro. È una follia». È la denuncia di un imprenditore pugliese che, come tanti professionisti e lavoratori del Sud, deve spostarsi frequentemente tra Bari e il capoluogo lombardo per motivi di lavoro.
Ma da mesi – racconta – trovare un volo a un prezzo «umano» con Ita Airways è diventato praticamente impossibile.
«Non parliamo di periodi festivi o di prenotazioni last minute – spiega – ma di tariffe che ormai partono da 300 euro a tratta, arrivando facilmente a 400 o 450 euro. A volte è più economico volare da Roma o Napoli verso l’estero che da Bari a Milano».
Un paradosso che fotografa perfettamente le difficoltà di collegamento tra il Sud e il Nord Italia, aggravate dalla mancanza di una reale continuità territoriale. Mentre per la Sardegna e, in parte, per la Sicilia esistono meccanismi di compensazione che garantiscono ai residenti voli a prezzi calmierati, la Puglia resta esclusa. «Eppure – continua l’imprenditore – parliamo di una regione strategica, con un tessuto produttivo in crescita e migliaia di persone che ogni giorno si muovono per lavoro. È inaccettabile che un volo interno costi quanto un biglietto intercontinentale».
Molti imprenditori, professionisti e studenti lamentano lo stesso problema: l’assenza di tariffe accessibili, l’imprevedibilità dei prezzi e l’insufficienza dei collegamenti, specialmente verso Milano, Roma e Torino.










