Dopo Taranto, anche Bari ha una Casa del Made in Italy. La struttura, che si trova in via Amendola 116, è stata inaugurata stamattina alla presenza del ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso e del presidente della Regione Puglia Michele Emiliano.
Sarà, ha spiegato Urso, «il luogo in cui chiunque svolga un’attività produttiva, le imprese, gli artigiani, gli agricoltori, potrà trovare la migliore assistenza possibile sia per quanto riguarda l’informazione sugli incentivi nazionali e regionali sia per il loro migliore utilizzo».
Urso ha spiegato che la struttura «è realizzata ottimizzando le risorse umane che il ministero aveva già sul territorio nazionale, con adeguata formazione per assistere le nostre imprese nel luogo più vicino alla loro produzione».
Il presidente Emiliano ha evidenziato che la Regione Puglia guarda «con grande interesse alle Case del Made in Italy, che potranno contribuire ulteriormente a valorizzare le imprese pugliesi e a rafforzarne la presenza sui mercati internazionali».
Il governatore pugliese ha ricordato come la Puglia, in questi anni, abbia «mantenuto saldo e proficuo il rapporto con il mondo delle imprese. Oggi – ha sottolineato – è la terza regione italiana per incremento del pil nel periodo post-Covid, un risultato che premia la qualità delle misure e delle politiche attuate, frutto di una strategia condivisa e di un lavoro costante a sostegno del sistema produttivo. Questo dialogo continuo rappresenta uno dei pilastri del nostro modello di crescita e rende ancora più preziosa la possibilità di ampliare il confronto con il Governo», ha aggiunto.
L’augurio che ha espresso Emiliano è che «nei prossimi anni la Fiera del Levante torni a essere un appuntamento di forte partecipazione anche per il Governo, perché si tratta di un evento dal profondo valore simbolico e identitario per la Puglia».
All’inaugurazione della Casa del Made in Italy di Bari hanno partecipato, tra gli altri, anche il sottosegretario alla Salute Marcello Gemmato e il prefetto del capoluogo pugliese Francesco Russo.
