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«La Bosch di Bari non chiude»: incontro al Mise per cercare una soluzione alla vertenza

«Da Roma arrivano notizie migliori di quelle dei mesi scorsi per la fabbrica Bosch della zona industriale di Bari-Modugno». Lo dice il presidente della Regione Puglia, MIchele Emiliano, a margine di un incontro che si è tenuto questa mattina al Ministero dello Sviluppo economico sulla situazione dello stabilimento Bosch che aveva annunciato, nelle scorse settimane, 700 esuberi. 

«C’è stato un passo in avanti – prosegue Emiliano -: l’azienda ha comunicato ai sindacati e alla task force regionale che lo stabilimento non chiude e che Bosch è impegnata a definire un piano di diversificazione produttiva per una prospettiva di lungo termine per la fabbrica barese. Sono contento che non si parli più dei 700 esuberi: ora siamo a disposizione di tutti gli attori in campo per rafforzare questa decisione», afferma il presidente della Regione. 
«Ora – aggiunge Leo Caroli, che presiede la task force regionale sull’occupazione – occorre che l’azienda formalizzi quanto annunciato in un documento che racchiuda un nuovo piano industriale che definisca gli investimenti e che individui i nuovi indirizzi produttivi che compensino la diminuzione delle attività legate ai motori diesel. La Regione è pronta a sostenere gli investimenti anche attraverso il cofinanziamento nazionale di un contratto di sviluppo. Siamo pronti a discutere anche con il Ministero del Lavoro il ricorso a nuovi ammortizzatori sociali per mettere in sicurezza i lavoratori. La Regione infine potrà agevolare un piano formativo dei lavoratori che dovranno essere addestrati alle nuove mansioni», dice Caroli.
«L’azienda – conclude Emiliano – venga ora a presentare il piano definitivo al tavolo regionale, per trovare un’intesa con le organizzazioni sindacali».

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