Non ci sta a subire gli schizzi di fango, piovuti dall’inchiesta di Modugno sul voto di scambio, l’eurodeputato Michele Picaro, presidente provinciale di Fratelli d’Italia.
Ieri, Picaro è intervenuto per chiarire la sua estraneità all’ondata giudiziaria che ha scosso il Comune di Modugno con sei arresti tra cui l’assessore di Forza Italia, Antonio Lopez.
Durante la conferenza stampa convocata nel suo quartier generale di piazza Garibaldi, a Bari, Picaro ha chiarito la sua posizione rispetto all’indagine condotta dalla Direzione distrettuale antimafia su un presunto episodio di voto di scambio nelle ultime elezioni amministrative modugnesi.
L’esponente di FdI ha confermato di conoscere Lopez, anche candidato alle regionali, spiegando che il rapporto rientra nella normale attività politica: incontri, scambi di opinioni e richieste di supporto elettorale, come avviene – ha sostenuto – con decine di amministratori del territorio. «Il mio nome compare solo in alcune conversazioni intercettate, ma non ho nulla da nascondere». Gli inquirenti, infatti, non contestano alcuna condotta irregolare a Picaro. L’eurodeputato ribadisce che non avrebbe tollerato comportamenti illeciti: «Se qualcuno mi avesse prospettato modalità non corrette, lo avrei denunciato immediatamente».
Picaro ha poi spiegato che uno degli incontri con Lopez riguardava il tema del randagismo A raccomandare prudenza anche il sottosegretario alla Giustizia, Andrea Delmastro, intervenuto ieri a Bari: «E’ un’inchiesta che necessita di andare fino in fondo – ha detto – senza temerne gli esiti».
