Ha ufficialmente aperto i battenti a Bari, in Via Stanislao Bernardini (angolo Via Amendola 106), il nuovo Mercato Agricolo Metropolitano di Campagna Amica, gestito direttamente dai contadini di Coldiretti. Un vero e proprio “food hub” dedicato interamente al cibo locale, alla stagionalità e alla cultura contadina.
Al taglio del nastro erano presenti numerose autorità, tra cui il sindaco Vito Leccese, l’assessore allo Sviluppo locale e alla Blue economy Pietro Petruzzelli, l’assessora alla Vivibilità urbana Carla Palone, il presidente di Coldiretti Puglia Alfonso Cavallo, il direttore Coldiretti Puglia Pietro Piccioni, il consigliere ecclesiastico nazionale Don Nicola Macculi, il presidente nazionale di Campagna Amica Dominga Cotarella e il direttore nazionale Carmelo Troccoli.
Un polo per la cultura contadina
La struttura, situata nel quartiere di San Pasquale, è stata riqualificata e riorganizzata per ospitare questo importante progetto. Affidata dal Comune di Bari alla rete di aziende agricole di Campagna Amica, il mercato si estende su una superficie di 1500 metri quadrati, con oltre 800 metri quadrati di parcheggio interrato riservato ai clienti. Oltre alla vendita, il mercato ospiterà spazi dedicati alla degustazione di eccellenze del territorio, configurandosi anche come punto di incontro e aggregazione per tutte le realtà sociali e culturali del capoluogo pugliese.
Il cibo sarà protagonista per tre giorni alla settimana: il martedì dalle 8:30 alle 20:00, il giovedì dalle 13:00 alle 20:30 e il sabato dalle 8:30 alle 14:00. Un ampio numero di aziende coinvolte garantirà una spesa completa e consapevole grazie a una vasta gamma di produzioni locali: ortofrutta, formaggi e mozzarelle filate in diretta, carne e pesce, uova, salumi, confetture, succhi di frutta, farine, olio, vino, birra, piante, fiori, erbe officinali, pane, prodotti da forno e pasta fresca. Non mancherà il cibo di strada con pizze e panzerotti, e gli show cooking dei cuochi contadini, custodi delle ricette tipiche della tradizione rurale. Il mercato offrirà anche la possibilità di gustare menù contadini, partecipare a degustazioni guidate e vivere esperienze legate alla terra attraverso orti didattici e sociali.
«Per noi questa è una giornata di festa: questa struttura viene finalmente restituita alla città in una forma completamente nuova e certamente più funzionale rispetto al passato – ha dichiarato il sindaco Vito Leccese -. Questo non sarà un luogo dedicato esclusivamente al commercio ma offrirà una vera e propria esperienza della cultura contadina nelle sue eccellenze, a cominciare dai prodotti enogastronomici. L’invito che rivolgo a tutti è di frequentare questo luogo, di scoprirlo e di lasciarsi contaminare da un nuovo modo di intendere il cibo in tutte le sue forme, valorizzando la filiera dal produttore al consumatore». Il sindaco ha ringraziato Coldiretti per aver investito su Bari, portando «alcune tra le migliori aziende agricole e realtà contadine del territorio», e ha sottolineato l’importanza di un luogo dove si possano acquistare, degustare e partecipare a eventi, approfondendo temi legati all’educazione alimentare e alla lotta agli sprechi.
Anche il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano ha partecipato all’inaugurazione: «Qui è possibile trovare il cibo di tutta la Puglia prodotto direttamente da chi poi lo vende. Campagna Amica Coldiretti ha davvero avuto un’idea formidabile e ha aperto questa struttura per assicurare ai consumatori il miglior cibo, salutista, sano, gustoso e soprattutto il cibo che esprime l’identità alimentare e culturale della nostra regione».
All’inaugurazione è intervenuto anche l’assessore regionale all’agricoltura Donato Pentassuglia: «Con l’apertura del Mercato contadino di Coldiretti a Bari si rinnova quel patto città-campagna che fa parte della nostra cultura agroalimentare, per garantire sulle nostre tavole cibo sano, a chilometro zero reale. Il mercato contadino diventa un presidio di tutela del territorio, di riduzione degli sprechi e valorizzazione della filiera corta dell’agricoltura pugliese, con l’obiettivo di valorizzare gli elementi della terra protagonisti della Dieta Mediterranea e l’impatto salutistico delle nostre produzioni agroalimentari».








