Quando è stato nominato “sindaco della notte” è subito partita l’ironia sul ruolo che sarebbe andato a ricoprire e non sono mancati i riferimenti a Batman, il “giustiziere della notte” nato dall’idea Bill Finger e Bob Kane nel lontano 1939 e diventato uno dei fumetti – e poi personaggi di cartoon, serie e film – più amati al mondo.
Ora è lo stesso Lorenzo Leonetti, il “sindaco della notte”, a scherzare sull’accostamento all’uomo pipistrello dopo che Nicola Loprieno, presidente della commissione comunale sullo Sviluppo locale e la Blue economy, gli ha regalato una statuetta di Batman.
L’idea, spiega lo stesso Leonetti, è nata dopo un post di ringraziamento su Instagram che ha suscitato l’entusiasmo di tanti curiosi. La statuetta è diventata il simbolo di una figura che “intende mettere in luce il ruolo virtuoso di chi lavora per migliorare la qualità della movida notturna barese scatenando non poche discussioni intorno a questo delicatissimo incarico”.
Il “sindaco della notte”, si legge in una nota, “non è solo un simbolo di presenza nelle strade ma rappresenta l’impegno delle istituzioni nel promuovere una movida responsabile e rispettosa, in grado di coniugare il divertimento con la sicurezza. Il termine “sindaco della notte” si inserisce in una più ampia visione di sviluppo urbano, che vede nella gestione della vita notturna una risorsa importante per la crescita della città”.
«Bari non è Gotham»
«Apprezzo molto il fatto che la città mi definisca il “Batman barese“», commenta Leonatti, ma precisa che «Bari non è Gotham, e io non mi considero un supereroe», anche se «è vero che, come Batman, giro di notte tra le strade della movida barese con l’obiettivo di costruire forme di divertimento notturno che siano rispettose delle regole e del benessere collettivo».
L’idea di associare la sua figura a quella di «un eroe del bene, come Batman», aggiunge Leonetti, «mi fa capire che siamo sulla strada giusta, lavorando insieme per costruire un futuro migliore per Bari. E, come nel fumetto, il mio “Robin” saranno tutti i baresi, uniti per rendere la nostra città più vivibile e dinamica, anche nelle ore notturne».
