Il Comune di Bari ha avviato ufficialmente l’iter per entrare nell’azionariato di Acquedotto Pugliese Spa, pubblicando sul proprio sito istituzionale lo schema di delibera consiliare aperto alla consultazione pubblica.
Si tratta del primo atto concreto per dare attuazione alla legge regionale n. 14 del marzo 2024, una norma che ridisegna la governance della più grande azienda idrica del Mezzogiorno con un obiettivo chiaro: trasformare AQP in una società “in house”, controllata direttamente dai territori serviti.
I numeri dell’operazione
L’operazione consentirà al Comune di Bari di acquisire gratuitamente 73.025 azioni cedute dalla Regione Puglia. In termini economici, si tratta di un pacchetto dal controvalore nominale di 376.809 euro, che garantirà all’amministrazione barese un peso dello 0,91% all’interno del capitale sociale dell’azienda.
L’ingresso di Bari è solo un tassello di un mosaico molto più ampio. Al termine del procedimento di cessione, infatti, tutti i 257 Comuni pugliesi diventeranno comproprietari dell’ente idrico, arrivando a detenere complessivamente il 20% dell’intero pacchetto azionario di AQP, secondo un piano di riparto stabilito dalla legge regionale. Una mossa strategica per garantire ai sindaci maggiore voce in capitolo sulla gestione del servizio idrico integrato.
Prima del passaggio in Consiglio Comunale, però, c’è spazio per la partecipazione. La pubblicazione dell’avviso ha lo scopo di favorire una decisione trasparente e informata: per 10 giorni, cittadini e portatori di interesse potranno inviare osservazioni, pareri e commenti sullo schema di atto deliberativo predisposto dagli uffici comunali.









