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Il Bari brinda da solo, tifosi assenti alla festa per i 117 anni dei biancorossi

Dirigenti, calciatori e staff tecnico da una parte. Tifosi dall’altra. Il 117esimo compleanno del Bari più che una festa si è trasformato in un’ennesima occasione per sancire la frattura, sempre più insanabile, tra la ‘piazza’ e il club gestito dalla famiglia De Laurentiis. Le immagini lasciate in eredità dal 15 gennaio 2025 suscitano, sinceramente, profonda…
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Dirigenti, calciatori e staff tecnico da una parte. Tifosi dall’altra. Il 117esimo compleanno del Bari più che una festa si è trasformato in un’ennesima occasione per sancire la frattura, sempre più insanabile, tra la ‘piazza’ e il club gestito dalla famiglia De Laurentiis.

Le immagini lasciate in eredità dal 15 gennaio 2025 suscitano, sinceramente, profonda tristezza, assumendo un forte valore simbolico rispetto al termometro che misura la passione del popolo biancorosso, ormai davvero ai minimi termini.

La festa deserta al S. Nicola

La SSC Bari, a ranghi completi, ha dato appuntamento ieri pomeriggio a tifosi e stampa nello store ufficiale allestito alla porta numero 1 per celebrare, attraverso il brindisi ‘ufficiale’ e il taglio della torta, il traguardo dei 117 anni della fondazione del club più titolato di Puglia. A farsi ambasciatore della società è stato ancora una volta il tecnico Moreno Longo: «117 anni sono un bel pezzo importante, auguriamo tanta altra strada ai tifosi biancorossi. Sono molto orgoglioso di fare parte di questa storia, speriamo di poterla coltivare insieme, il più possibile. Ho avuto la possibilità di conoscere di persona la passione e l’amore per il Bari, questo mi inorgoglisce».

Nonostante l’invito, i locali del nuovo negozio, inaugurato a Natale alla presenza del sindaco di Bari, Vito Leccese, sono rimasti praticamente vuoti. Ressa solo di giornalisti. Tifosi, pochi, pochissimi. Solo qualche bimbo a caccia di autografi, accompagnato dai rispettivi papà.

Nessun bagno di folla, come accaduto in occasioni simili nel recente passato. A rendere ancora più mesto l’evento è stata l’assenza del presidente Luigi De Laurentiis. L’amministratore unico della SSC Bari si è limitato a condividere sul proprio profilo Instagram il video emozionale realizzato dall’area comunicazione (lavoro molto ben fatto, ndr), che ha ripercorso alcune delle tappe più iconiche della storia biancorossa. Da parte del massimo dirigente del Bari nessun messaggio di auguri; nemmeno un ‘buon compleanno’. Quella di ieri va inquadrata come una condotta atipica, ben diversa dall’attenzione mediatica mostrata negli anni della sua gestione verso appuntamenti di questo genere. Una scelta forse dettata anche dal clima di aspra contestazione che circonda De Laurentiis ormai da più di un anno e che ha indotto gli organi preposti ad assegnargli una scorta, soprattutto a causa di minacce di morte ricevute.

A testimoniare l’aria pesantissima intorno alla SSC Bari c’è poi la valanga di insulti e commenti irriverenti ai messaggi di auguri postati dalla società sui propri canali ufficiali.

L’altra festa

A poco più di 5 km due iniziative collaterali. La prima in via Roberto da Bari, dove come ogni anno La Bari Siamo Noi, Museo del Bari e Casa Bari hanno brindato davanti alla targa apposta nei pressi del retrobottega dove il 15 gennaio 1908 venne fondato il club biancorosso. «Questa festa è nata una ventina di anni fa, su iniziativa di un gruppo di tifosi, ai quali si deve anche l’apposizione della targa. Le società di calcio – continua ancora Spagnuolo – sono sempre state lontane da questa ricorrenza, tranne in occasione dei 100 anni, quando i Matarrese organizzarono una festa (al teatro Team, ndr)».

Tranciante il commento sulla SSC Bari: «Dovrebbe stare alla larga, perché è una festa popolare, non commerciale e non legata a una squadra di calcio che è nata il 31 luglio 2018. Lasciateci intatta la nostra identità di tifosi. Un desiderio spegnendo le candeline? Che la tifoseria possa ritornare ad essere libera, nel bene e nel male, e che possa tornare allo stadio per tifare una squadra di calcio in grado di farla sognare senza i vincoli della multiproprietà. La speranza è sempre quella di vedere una squadra competitiva, che non crei ‘danni’ a nessuno in caso di un’eventuale promozione».

Anche la Curva Nord, a modo suo, ha partecipato ai festeggiamenti, con una grande torciata che ha illuminato il vecchio stadio Della Vittoria.

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