I soldi delle mazzette per gli appalti nell’Asl Bari, le intercettazioni: «È difficile utilizzarli»

C’è strategia, lungimiranza nel disegno di Nicola Iacolbellis e sua moglie Paola Andriani, alle prese con il difficile compito di nascondere, ad un eventuale controllo, i 115mila euro in contanti, secondo il gip accumulati con gli appalti pilotati. Una strategia che, come mostrano i dialoghi intercettati dalle microspie, potrà contare sull’appoggio dei soliti imprenditori amici.

La prima ipotesi

Iacobellis: «Sì però quell’operazione bisogna farla, portare via tutto».

Andriani: «Sai qual’è la soluzione? A Pesca (ndr, Pescasseroli)».

I.: «E se c’è un terremoto?».

A.: «Improbabilissimo, diciamo impossibile».

I.: «Ci vorrebbe una scatola di acciaio».

A.: «Quello è l’ultimo dei problemi».

La seconda ipotesi

Consisteva nel nascondere denaro e gioielli nell’abitazione della mamma di lei. Ma anche lì sorgono i problemi:

A.: «Un domani, tocchiamo ferro, mia madre scompare, amore … la vede mio fratello, dice “chi mi dice che questi sono i tuoi? Questi sono della mamma”. Ci pensi? No amore mio, dice “perché non me lo hai mai detto che c’era questa cosa? Chi mi dice che sono i tuoi? Stanno in casa di mamma…».

La scelta finale

La soluzione, infine, è quella di affittare “in nero” un locale intestato a terzi. Se ne occuperà il falegname Nicola Minafra: «Un monovano fittato in nero – commentano i coniugi mentre si trovano a bordo della loro auto, ascoltati dalle microspie dei finanzieri – Hai capito? Che non figura! Quindi tu non risulti essere locatario … e quindi è possibile. Perché il tuo box è intestato a te, il mio box è intestato a me».

Nel ponderare la soluzione più idonea per vanificare eventuale attività di ricerca del denaro da parte degli inquirenti, si ricordano di un’altra vicenda appresa dalle cronache giudiziarie, quella cioè che riguarda la maxinchiesta sulla Protezione civile regionale: «Mi ricordo uno aveva un fratello prete – si riferiscono a Mario Lerario – li trovarono a casa del fratello prete!».

«Mi spendo tutto»

Non manca, infine, lo “sfogo” per troppa ricchezza: «Se mi girano i coglioni comincio a spendere tutto – dice la donna – Domani, guarda, mi compro l’orecchino, ma non possiamo … Il problema è quello, vedi, questi meccanismi, da un lato va bene dall’altro facciamo un favore a loro! Aumentiamo, invece di diminuire aumentiamo! Il problema è che come ti dicevo non riesci … ormai è diventato difficile anche … Veramente è diventato difficile utilizzarli! Io ce la metto tutto, ma quest’anno è stato tosto!».

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