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I segreti di una vita insieme nei racconti dei nonni: le loro storie in “Questo amore non si tocca”

«Esiste una relazione che dura per sempre?». È per cercare una risposta a questa (apparentemente semplice) domanda che nasce “Questo amore non si tocca”, un progetto che attraverso le esperienze e i ricordi di chi, come i nostri nonni, è insieme da decenni mira a raccontare storie d’amore eterne. Pazienza, tolleranza e rispetto sono il…
questo amore non si tocca

«Esiste una relazione che dura per sempre?». È per cercare una risposta a questa (apparentemente semplice) domanda che nasce “Questo amore non si tocca”, un progetto che attraverso le esperienze e i ricordi di chi, come i nostri nonni, è insieme da decenni mira a raccontare storie d’amore eterne. Pazienza, tolleranza e rispetto sono il filo conduttore del lavoro di Donatello Di Bari, che dal capoluogo pugliese porta avanti la sua ormai decennale ricerca e il sogno di realizzare un vero e proprio documentario da portare al cinema. Ed è partendo proprio dai suoi nonni che Donatello si fa il “nipote più testardo d’Italia” per sfidare il cinismo da cui si sente circondato.

Scavando nelle storie personali di chi l’ha cresciuto, insieme all’amico e producer Marco Spinetti si lancia alla volta di una rocambolesca avventura filosofica e sociale sulla natura della resilienza e, attraverso l’esperienza romantica delle coppie unite da oltre cinquant’anni, diventa la testimonianza di un vero e proprio universo relazionale ormai in via di estinzione.

Il progetto

Brevi interviste per strada e chiacchierate tra le mura di casa di coloro che sembrano aver scoperto il segreto per una relazione duratura. È da qui che parte l’avventura di “Questo amore non si tocca”: brevi clip, reels poi pubblicati sui social, che raccontano storie di resilienza, costanza e voglia di restare insieme anche quando sarebbe stato meglio andar via. Un progetto avviato ufficialmente nel 2020 e realizzato tra Bari e Roma grazie alla costanza di due ragazzi con il sogno di poter parlare a un pubblico sempre più vasto. «Il segreto è volersi bene, sempre – spiega Elisa, 90 anni, 72 dei quali al fianco di suo marito – Ora che non c’è, dove vado? Quando mi raccontano qualcosa è lui il primo a cui vorrei dirla». E ancora: «Non c’è una spiegazione. L’amore si costruisce passo dopo passo. Se hai messo su una famiglia, ti devi impegnare. E ti deve venire dal cuore» sottolinea Donato, 97 anni. E così Donatello pianta il seme per quello che ambisce a diventare un progetto su vasta scala, capace di spaziare dal prodotto autobiografico al documentario di reportage.

«Secondo me, nella vita, non ci sono scelte giuste o sbagliate – racconta l’autore barese – Ci sono scelte efficaci o meno efficaci. Se avere una relazione duratura e sana è necessario per trovare la felicità, allora bisogna impegnarsi in questo. Se, al contrario, ciò non è propedeutico alla tua felicità allora è meglio lasciar andare». “Qanst” è un racconto che nasce dalla curiosità e dalla voglia di scoprire un segreto che forse non esiste, ma che nella ricerca della risposta trova il suo senso.

L’autore

Donatello Di Bari, classe 1988, nasce nel capoluogo pugliese e ha una vita ordinaria: cresciuto in una famiglia amorevole e senza preoccupazioni finanziarie, nei suoi anni da studente ha frequentato la scuola con buoni risultati. È laureato in Giurisprudenza, sviluppa la sua grande passione per il cinema, frequenta gli amici di sempre e ha relazioni stabili. Poi, a causa di un male fulminante, perde il padre. Da quel momento inizia la sua lunga e costante ricerca di un significato superiore, di una verità intrinseca.

Negli anni studia in un’accademia di recitazione cinematografica, vince una borsa di ricerca in Giappone e si dà a una fitta serie di fughe oltremare che lo portano a restare lontano da casa per quasi due anni. Se la storia di Donatello sembra un libro già scritto è proprio perché nella sua ricerca di risposte è diventato il protagonista di un viaggio dell’eroe live motion.

Accortosene lui stesso, interrompe il suo vagabondare per chiedersi se non sia ora di tornare a casa, in quel tempio che ancora viene custodito dai suoi «più saggi guardiani»: i nonni. Tornato in Puglia, Donatello intraprende una maniacale ricerca di senso nelle storie che lo circondano: si fa raccontare tutto, vuole conoscere tutto, vuole registrare tutto. Nasce così, tra una breve storia su Instagram e una timida, sospirata intervista, ciò che sarebbe poi diventato “Questo amore non si tocca”.

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