Il complesso di alloggi per gli studenti, realizzato nei pressi dello Showville di Mungivacca, sarà convertito in alloggi da assegnare a giovani coppie e anziani secondo il modello dell’housing sociale. L’ha deciso la giunta comunale che ieri, su proposta dell’assessore Vito Lacoppola, ha approvato la delibera con la quale si autorizza la riconversione.
Finalizzato a incrementare la disponibilità di alloggi di edilizia residenziale pubblica sul territorio comunale in risposta all’emergenza abitativa, notevolmente aggravata dai due anni di pandemia, il provvedimento mette fine a una vicenda lunga e complessa.
Assoggettato al Piano particolareggiato dell’area di Mungivacca approvato nel 2001, il fabbricato non è stato mai ultimato a causa di una serie di vicende giudiziarie che hanno interessato la ditta esecutrice delle opere. L’Adisu Puglia ha comunicato all’Arca Puglia Centrale che l’offerta di posti gestiti e assegnati nella città di Bari in favore degli studenti fuorisede, in base alle graduatorie annuali dell’agenzia, riusciva a soddisfare la richiesta, tenuto conto delle ulteriori attività in corso. Il Comune, rimarcando una notevole carenza di alloggi di edilizia residenziale pubblica da assegnare ai numerosi richiedenti in possesso dei requisiti, ha così chiesto alla Regione di valutare la possibilità di incrementare la disponibilità di alloggi di piccole dimensioni anche riconvertendo gli alloggi per studenti in corso di costruzione valutati eccedenti rispetto all’effettivo fabbisogno. Con l’obiettivo di valutare la fattibilità dell’operazione, la Regione ha poi istituito un tavolo tecnico ad hoc che ha concluso l’istruttoria positivamente accogliendo la proposta presentata dal Comune di Bari.
«Con la delibera approvata ieri – sottolinea Vito Lacoppola – diamo un forte impulso alla riconversione del caseggiato di proprietà Arca Puglia, inizialmente destinato all’Adisu come studentato, per la sua trasformazione in alloggi popolari per famiglie di due o tre persone, quindi giovani coppie, anziani o comunque piccole famiglie. Si tratta di cento appartamenti di metratura limitata che ci consentiranno di alleggerire di molto il carico dell’attuale graduatoria di Erp comunale in favore proprio di questi nuclei familiari, che da tempo non trovano risposta nello scorrimento della graduatoria stessa a causa della mancanza di alloggi di questa tipologia nel patrimonio comunale». Comune, Regione e Arca, inoltre, stanno lavorando per ultimare le realizzazioni previste dal Piano Casa del 2010 con la consegna, a breve, di 40 alloggi a Japigia, 40 a Ceglie e Santa Rita e 40 a Sant’Anna.