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Gioia del Colle, salvi i 121 lavoratori della Ac Boilers: nasce la Metaltech. Investimento da 30 mln

Sono salvi i 121 lavoratori dell’Ac Boilers (ex Ansaldo Caldaie) di Gioia del Colle dopo che il gruppo Sofinter, supportato dall’azionista di riferimento Mutares, ha comunicato di aver siglato l’accordo preliminare per la cessione di un ramo d’azienda, comprensivo dello stabilimento pugliese, alla Az Impianti, azienda attiva nei settori della carpenteria metallica ed energetico con sede in provincia di Salerno. La nuova impresa si chiamerà Metaltech.

«Oggi è una giornata importante per la Puglia», commenta il presidente della Regione Michele Emiliano, a margine del tavolo interministeriale che si è tenuto al Mimit, alla presenza del ministro Urso, e a cui hanno partecipato i vertici dell’azienda e i sindacati.

Lo «storico stabilimento di Gioia del Colle torna a nuova vita grazie a un importante progetto di reindustrializzazione», sottolinea Emiliano.

Per il governatore pugliese «è motivo di orgoglio sapere che l’azienda, dopo aver valutato diversi siti in tutta Italia, abbia deciso di investire proprio nella nostra regione, riconoscendone la forza, le competenze e le opportunità. Parliamo di 30 milioni di euro di investimento per far rinascere e rilanciare un presidio industriale fondamentale, con la garanzia della ricollocazione di tutti i 121 dipendenti».

Si tratta, aggiunge Emiliano, della dimostrazione di «quanto la nostra regione sia attrattiva per i nuovi insediamenti produttivi e conferma l’efficacia del ruolo proattivo delle nostre strutture, delle misure di sostegno e delle politiche attive che abbiamo messo in campo, oltre che del livello di infrastrutturazione delle nostre aree industriali».

Nei prossimi giorni, annuncia infine il presidente della Regione Puglia, «l’agenzia regionale Puglia Sviluppo, insieme al Dipartimento Sviluppo economico e al presidente della task force Occupazione incontrerà l’investitore, cui rivolgiamo il nostro benvenuto in Puglia, e una delegazione di Sofinter per entrare nel dettaglio del piano industriale e approfondire gli aspetti tecnici relativi alle nostre misure di sostegno», conclude Emiliano.

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