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Gioco d’azzardo, ora in provincia arrivano le “antennne d’ascolto”: unità mobili sul territorio, percorsi scolastici e di formazione

Riduzione dei comportamenti di gioco e della situazione debitoria, consapevolezza della sintomatologia precisa e prevenzione delle ricadute, risocializzazione e inserimento socio-lavorativo. Sono questi i risultati attesi da Agape, il progetto per la cura dalle dipendenze da gioco d’azzardo patologico presentato ieri in Regione. Promosso dalla Comunità Oasi2 San Francesco con il sostegno di Fondazione con…

Riduzione dei comportamenti di gioco e della situazione debitoria, consapevolezza della sintomatologia precisa e prevenzione delle ricadute, risocializzazione e inserimento socio-lavorativo. Sono questi i risultati attesi da Agape, il progetto per la cura dalle dipendenze da gioco d’azzardo patologico presentato ieri in Regione.

Promosso dalla Comunità Oasi2 San Francesco con il sostegno di Fondazione con il Sud, ha l’intento di rafforzare i sistemi integrati di servizi sociosanitari coinvolti nella prevenzione e contrasto delle dipendenze da gioco e promuovere la sperimentazione di un modello di intervento che tenga conto sia delle caratteristiche e delle specificità dei servizi coinvolti sia delle caratteristiche degli utenti. «La forza e l’innovatività del progetto A.g.a.p.e., unico progetto finanziato in Puglia per la linea di intervento sulle nuove dipendenze da Fondazione Con il Sud – spiega Gianpietro Losapio, presidente di Oasi2 – risiede proprio nella creazione di una rete tra pubblico e privato per l’attivazione di una serie di servizi che agiscono su diversi livelli: interventi di prevenzione efficaci attraverso seminari nelle scuole, mappatura dell’offerta del gioco d’azzardo, formazione di “antenne d’ascolto” per intercettare casi, costituzione di un’unità mobile per la presa in carico e allestimento di una struttura adeguata al percorso terapeutico presso la Comunità Casa Don Tonino Bello. Un modello innovativo nel panorama pugliese».

L’obiettivo del progetto è mettere a sistema, nelle province di Barletta-Andria-Trani e Bari, un modello di presa in carico integrata delle persone affette da dipendenze da gioco d’azzardo. Saranno realizzati 16 percorsi di prevenzione scolastica e di educazione, un percorso di orientamento al lavoro per dieci utenti e un percorso di formazione. In totale saranno sensibilizzati oltre duemila cittadini, intercettati mille utenti, cento dei quali presi in carico. «AReSS, attraverso il progetto Agape, al quale si onora di partecipare vista l’elevata qualità del partenariato – commenta Ettore Attolini, direttore Area Innovazione e Qualità dell’A.Re.S.S. Puglia – rafforza il suo impegno nelle proprie azioni di supporto alle politiche sociali e sanitarie, e si concede un’ulteriore occasione per la costruzione di modelli innovativi per l’integrazione tra universo sanitario e universo sociale. La comunità pugliese potrà dotarsi, grazie ad Agape, di nuovi strumenti di presa in carico e trattamento, che riaffermano, per altro, la centralità e l’efficacia della sinergia pubblico e terzo settore».

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