Rugby, giocatore del Bari aggredito durante una partita di Serie B: frattura della mandibola

È stato sottoposto a un delicato intervento chirurgico il giocatore delle Tigri Rugby Bari vittima di un’aggressione in campo avvenuta durante la partita giocata domenica scorsa dalla formazione biancorossa sul campo del Colleferro Rugby.

Stando a quanto riferiscono le Tigri, il giocatore 32enne sarebbe stato «aggredito con “reiterati e violenti pugni al volto”, anche mentre era a terra vulnerabile, che gli hanno provocato fratture multiple alla mandibola, al setto nasale e ad altre parti del volto».

La società barese «condanna con fermezza questo atto vile e contrario all’etica rugbistica».

Le Tigri si dicono «da sempre attive per la promozione dei valori del rugby come sport inclusivo e di sostegno, di contatto ma non violento» e ribadiscono la necessità di «pretendere che i ragazzi che le famiglie ci affidano siano tutelati fuori e soprattutto dentro il rettangolo di gioco, così come è nostro dovere, di tutte le società affiliate, difendere i principi fondamentali del rugby, uno sport che non ha nulla a che vedere con tali gesti sconsiderati e violenti».

Il rugby, ricordano dal Bari, «è rispetto, lealtà e solidarietà: valori che non possono essere infangati da comportamenti tanto ignobili».

Dalla società, inoltre, ringraziano «i nostri giocatori per la dignità mostrata in tutti momenti della partita e anche dopo, per non aver accettato le provocazioni subite compromettendo la propria etica e per aver onorato questo sport fino all’ultimo partecipando loro malgrado ai momenti topici del rugby del saluto di fine partita e del terzo tempo, sebbene con il cuore infranto e l’unico desiderio di correre in ospedale dal loro compagno di squadra».

Le Tigri Rugby Bari esprimono «solidarietà» al giovane atleta «con l’augurio di una pronta e completa guarigione. Siamo determinati – assicurano – a fare tutto il possibile per garantire che giustizia venga fatta e per preservare l’integrità dello sport che amiamo».

Infine dalla società barese auspicano «sanzioni esemplari» che «fungano da monito per il futuro, affinché episodi simili non si ripetano mai più e soprattutto che lo spirito che guida i nostri ragazzi sia d’esempio per chi non ha fatto propri i valori del rugby».

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