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Freedom Flotilla, la nave per Gaza salpa da Siracusa: il barese Tony Lapiccirella unico italiano a bordo

Ha 35 anni ed è di Bari, Tony Lapiccirella, l’unico italiano a bordo della nave “Handala“, ex peschereccio norvegese che fa parte della Freedom Flotilla Coalition e che domenica salperà da Siracusa per tentare di raggiungere la Striscia di Gaza, dove Israele ha imposto il blocco navale.

La partenza della “Handala” avviene a poche settimane dal sequestro in acque internazionali della “Madleen”, un’altra imbarcazione della Freedom Flotilla, da parte delle forze israeliane, con conseguente arresto e deportazione dell’equipaggio.

Gli obiettivi della missione e le motivazioni di Lapiccirella

La missione ha un duplice obiettivo: da un lato, aumentare la consapevolezza sulla situazione a Gaza e sfidare apertamente il blocco navale; dall’altro, esercitare pressione politica sui governi europei, specialmente in un contesto di crescente escalation nella regione.

Sebbene a bordo vengano trasportati aiuti umanitari come medicine e viveri, l’intento principale è quello di portare «solidarietà politica» e forzare l’assedio, piuttosto che una semplice consegna di beni. «I palestinesi hanno bisogno dello sblocco dei camion fermi a Rafah e dell’apertura di un corridoio umanitario, oltre alla fine immediata del genocidio in corso», racconta Lapiccirella in un’intervista rilasciata a Fanpage.it.

Tony Lapiccirella, con un passato nell’attivismo per il diritto alla casa a Bari e un’esperienza in diverse città europee e in America, ha deciso di aderire alla missione dopo un anno di riflessione.

La sua motivazione risiede nella convinzione che azioni simboliche e politiche come questa possano «rompere la cappa di impotenza che media e governi costruiscono intorno ai movimenti e alle persone».

Per Lapiccirella, la missione è un atto di solidarietà concreta verso il popolo palestinese e un modo per riflettere sulle responsabilità dei governi europei, la cui complicità rende possibile «il genocidio in corso».

La composizione dell’equipaggio e gli eventi a Siracusa

A bordo della “Handala” ci sono 18 persone, tra cui giornalisti, un team medico, parlamentari, sindacalisti, attivisti per i diritti umani e l’equipaggio tecnico. Tony Lapiccirella ricopre il ruolo di tramite tra la coalizione internazionale e quella italiana.

Nei giorni precedenti la partenza, a Siracusa sono stati organizzati eventi con le realtà locali. Il programma include una conferenza stampa, panel tematici sul Mediterraneo come «spazio politico» e sull’intersezionalità delle lotte, coinvolgendo gruppi da tutta la Sicilia e da altre regioni italiane, in una «mobilitazione dal basso e partecipata».

Lo scalo a Gallipoli

Il 15 luglio Handala farà scalo nel porto di Gallipoli, per poi ripartire il 18 luglio. Domani, in vista dell’arrivo della nave della Freedom Flotilla, si terrà una cena di raccolta fondi a sostegno della missione.

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