La pista ciclabile, che collegherà Palese e Santo Spirito, così com’è non piace ai residenti, che hanno organizzato una raccolta firme per richiedere un incontro urgente sulle problematiche che stanno emergendo, in tutta la loro gravità, man mano che i lavori di realizzazione della ciclabile stanno progredendo. L’opera pubblica, secondo i sottoscrittori della nota, sta diventando un vero e proprio mastodonte rispetto allo spazio originariamente occupato dalla carreggiata stradale.
La protesta
Tra le criticità il sovradimensionamento dell’opera rispetto alla larghezza della strada. «In alcuni tratti – si legge nella nota – le macchine rasenteranno il cordolo della pista, ad esempio in prossimità dell’ex esercizio commerciale l’Altro Mondo, non senza considerare che sarà impossibile per i mezzi di soccorso transitare con la carreggiata occupata dai veicoli in marcia». Sotto osservazione anche l’andamento della pista, che risulta irregolare con tratti e rientranze pericolose per la viabilità e con spigoli taglienti e rampe d’accesso alla pista pericolose, tanto che si sono già verificati incidenti. Anche la carreggiata stradale appare insufficiente a garantire in sicurezza l’immissione dei frontisti sul lungomare. «Allo stato – prosegue la nota – non si conosce un piano di viabilità alternativa. Il traffico veicolare verso Bari sarà riversato sulla SS 16 sui tristemente noti “curvoni di Palese” con unico accesso da Via Fontanelle e in direzione Santo Spirito si riverserà su via Napoli, strada su cui è già presente una elevata intensità di traffico. Non si sa se esiste una pianificazione alternativa dei parcheggi che saranno sottratti per effetto della realizzazione pista ciclabile e non esistono mezzi pubblici che transitano sul Lungomare e possano garantire i collegamenti in alternativa all’utilizzo dei mezzi privati».
La richiesta
Attenzionati anche i materiali dei tratti già ultimati che, non di buona qualità, hanno già causato incidenti, sopratutto a danno dei più piccoli. A raccogliere le proteste dei residenti Krizia Colaianni, capogruppo Fdi del Municipio V, che ha sollecitato la riunione di una Commissione congiunta. «È necessario – spiega – che la questione pista ciclabile venga affrontata congiuntamente dalla prima commissione al Welfare e quella ai Servizi pubblici. Il tratto già fruibile di pista ciclabile, dall’intersezione di via Cola di Cagno, è praticamente già deteriorato a causa dello scollamento dei materiali con conseguente inutilizzabilità della stessa pista. A che serve prevedere una ciclabile se poi non viene utilizzata?».
La risposta
Le criticità della pista ciclabile sono state attenzionate dall’amministrazione comunale, che è già intervenuta sulla questione materiali. «I materiali sono stati già cambiati. – fa sapere Maristella Morisco, presidente del Municipio V – Ascolteremo i cittadini e convocheremo in commissione l’assessore alla Cura del Territorio Domenico Scaramuzzi. La viabilità va rivista, ci stiamo lavorando».