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Global Sumud Flotilla, La Piccirella: «L’invio della nave da Crosetto è una vittoria» – VIDEO

«Questa mattina il ministro Crosetto ha autorizzato l’invio di una nave la cui presenza dovrebbe demotivare futuri attacchi. Questa è una vittoria del movimento sociale, del movimento globale, di quello italiano che ha paralizzato un paese il 22 settembre, dei parlamentari che hanno occupato oggi il Parlamento». Ad annunciarlo in un video pubblicato su Instagram è l’attivista barese Tony La Piccirella, che si trova a bordo della nave Family, coordinatrice della Global Sumud Flotilla che sta portando aiuti umanitari a Gaza.

«Questo vuol dire che siamo nella direzione giusta, che stiamo andando più velocemente, con coscienza e con intenzione, verso la fine di questo genocidio. Dobbiamo continuare a spingere perché non vogliamo la protezione dei cittadini italiani, vogliamo il rispetto della legge internazionale, la protezione del popolo palestinese, la fine del blocco navale e l’apertura di tutti i canali umanitari». Il riferimento è all’annuncio del ministro della Difesa, Guido Crosetto, il quale, «per garantire assistenza ai cittadini italiani presenti sulla Flotilla», ha autorizzato «l’intervento immediato della fregata multiruolo Fasan della Marina militare».

La Piccirella ha poi ribadito che «durante le tre ore di attacchi dei droni», subiti la scorsa notte dalle imbarcazioni, «nessuno è intervenuto nonostante l’allarme lanciato sui nostri canali e rilanciato dalla comunità internazionale».

Il messaggio della premier

«Intanto condanno fermamente» l’attacco alla Flotilla e «stiamo indagando». Lo ha detto il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, parlando ai cronisti a New York. Il ministro Crosetto ha inviato una fregata ma, ha ricordato, ma «non è previsto l’uso della forza militare». «Penso che ora vada fatto un richiamo a tutti alla responsabilità, in modo particolare perché sulla Flotilla ci sono parlamentari – ha aggiunto – specie perché si tratta di parlamentari della Repubblica italiana». Tuttavia, ha puntualizzato la premier, «i parlamentari sono pagati per lavorare nelle istituzioni. Se il tema sono gli aiuti, quelli si potevano consegnare in sicurezza. Non si può rischiare l’incolumità delle persone per iniziative che mettono più in difficoltà il governo invece di aiutare concretamente».

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