«Avrei voluto scrivere del bellissimo partecipato evento pacifista di questa mattina, dinanzi alla Fiera del Levante. Invece, purtroppo, mi ritrovo a denunciare qualcosa che è in assoluta contraddizione con i proclami di questi giorni». Questo è l’incipit di uno sfogo affidato ai social di Viviana Guarini, scrittrice e psicologa della comunicazione, ieri in Fiera del Levante come tanti altri baresi.
La sorpresa
«Dopo la manifestazione – racconta – ho acquistato il biglietto per entrare in Fiera e recarmi al padiglione della nazioni. E così, con mia somma sorpresa e profonda amarezza, ho scoperto che lo stand della Palestina è l’unico a non riportare il nome dello Stato». Si tratta dello stand 42 che riporta l’indicazione “Foglie di ulivo”.
«Chiedendo lumi – prosegue Viviana – i dolcissimi ragazzi all’interno mi hanno spiegato che gli è stato vietato di riportare il nome Palestina sullo stand e sono stati obbligati a mettere il nome dell’attività commerciale “per non creare problemi”. I palestinesi che creano problemi a noi, non il contrario, è la follia di questi tempi».
Viviana ricorda che dopo il diniego della Fiera a Israele a occupare uno stand della Galleria delle nazioni, al suo interno «concede lo spazio alla Palestina ma di fatto oscurandola». «Come se ci si vergognasse a ospitare un popolo martoriato da un genocidio in corso – aggiunge Valeria -Vedere tutti gli stand con il nome del proprio Stato e quello della Palestina invece unico costretto a nasconderlo, è davvero triste».
Sul suo profilo Facebook Valeria posta le foto a dimostrazione che ciò che racconta è verità, aggiungendo: «Mi chiedo dove esattamente sia questa Fiera del Levante nel nome della pace e della solidarietà al popolo palestinese, se non nello storytelling, se di fatto i palestinesi sono obbligati ancora una volta camuffarsi, come fossero criminali. Uccisi due volte».
La denuncia
«Con questa denuncia – conclude – auspico che il sindaco Vito Leccese e il presidente Michele Emiliano possano prendere posizione ancora una volta nei confronti dell’ente Fiera Del Levante». “L’Edicola” ha raccolto la denuncia di Viviana Guarini, che in quattro ore dalla pubblicazione su Facebook aveva già ottenuto 88 condivisioni, tentando di entrare in contatto con la Nuova Fiera del Levante, per fare chiarezza sulla vicenda. Ma il telefono ha squillato a vuoto.