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Fiera del Levante: pace, sviluppo e cultura al centro di Bari. Musumeci: «Il Sud strategico»

È stata inaugurata a Bari l’88esima edizione della Fiera del Levante, storica manifestazione che rappresenta da quasi un secolo un punto di incontro tra culture, economie e popoli del Mediterraneo e dell’Europa. Il sindaco di Bari, Vito Leccese, ha aperto la cerimonia con un discorso appassionato, sottolineando i temi della pace, della sicurezza sociale, del…

È stata inaugurata a Bari l’88esima edizione della Fiera del Levante, storica manifestazione che rappresenta da quasi un secolo un punto di incontro tra culture, economie e popoli del Mediterraneo e dell’Europa. Il sindaco di Bari, Vito Leccese, ha aperto la cerimonia con un discorso appassionato, sottolineando i temi della pace, della sicurezza sociale, del diritto alla casa e della necessità di un nuovo modello di sviluppo urbano e culturale per la città. «Se guardo a questo luogo – ha detto – penso alla Caravella e alle sue vele spiegate, simbolo di viaggi che favoriscono il dialogo tra i popoli. Auguro buon vento a chi lavora per la pace».

Leccese ha ricordato le prime azioni amministrative, dalla sicurezza urbana al contrasto alla povertà, con 3,6 milioni di euro destinati al contributo alloggiativo. Ha poi richiamato l’attenzione sul futuro delle opere del PNRR e sulla necessità di risorse umane adeguate. Sul piano urbano, ha evidenziato la ripresa dei lavori del Parco della Rinascita, simbolo di ascolto e determinazione. Grande rilievo anche alla cultura come strumento di coesione sociale, con eventi gratuiti e accessibili a tutti, per rafforzare la democrazia e i legami comunitari.

Presente alla cerimonia anche il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, che ha tracciato un bilancio dei suoi anni di governo, enfatizzando partecipazione, ascolto e opportunità create per i giovani. Ha inoltre espresso preoccupazione per la tragedia di Gaza, ribadendo l’impegno della Regione per la pace e i diritti umani.

Il presidente della Fiera, Gaetano Frulli, ha sottolineato il ruolo della manifestazione come ponte tra Mediterraneo ed Europa, con iniziative di solidarietà verso i bambini vittime dei conflitti e aree dedicate a salute e sostenibilità. Infine, il ministro Nello Musumeci ha evidenziato il ruolo strategico del Sud e di Bari come centro di sviluppo, dialogo e cooperazione internazionale. L’88ª Campionaria conferma così la vocazione della Fiera del Levante come motore di innovazione, cultura e crescita per la Puglia e l’Italia.

Le dichiarazioni istituzionali

Un discorso lungo e appassionato quello pronunciato dal sindaco di Bari, Vito Leccese. Al centro, i temi della pace, della sicurezza sociale, del diritto alla casa e della necessità di un nuovo modello di sviluppo urbano e culturale per la città.

Il primo cittadino ha aperto il suo intervento richiamando i simboli della Fiera e il valore universale del dialogo tra i popoli: «Se guardo a questo luogo, alla Fiera del Levante e ai suoi simboli, non posso non pensare alla Caravella e alle sue vele spiegate, che da sempre simboleggiano un viaggio foriero di scoperte, di nuovi mondi che si incontrano e dialogano. Quelle vele oggi ci riportano alla mente la global sub-flottiglia, diretta verso una nuova frontiera di pace diffusa da costruire. Da qui, dalla Fiera del Levante, voglio augurare buon vento a questa flottiglia e a tutti noi invece auguro il coraggio di sostenere, in ogni luogo, le ragioni della pace e della giustizia».

Leccese ha poi ricordato le sue prime azioni alla guida del Comune, partendo dall’emergenza sicurezza e droga: «Il mio primo atto amministrativo è stato la firma di un’ordinanza in materia di sicurezza urbana. Ho chiesto sostegno alle altre istituzioni e ho trovato nel prefetto di Bari, nel questore Massimo Gambino e in tutti i rappresentanti delle forze dell’ordine ascolto e collaborazione. Insieme stiamo lavorando senza nasconderci e senza scaricare responsabilità su altri. Per noi sicurezza non è solo sinonimo di repressione, ma anche di contrasto alle fragilità, alle povertà e alle sofferenze di chi vive ai margini».

Un passaggio centrale è stato dedicato al diritto alla casa e al contrasto alla povertà: «Abbiamo destinato 3 milioni e 600 mila euro del bilancio civico al contributo alloggiativo per sopperire all’assenza di trasferimenti statali. Un atto dovuto e necessario, per dare risposte a migliaia di persone che senza quel supporto non potrebbero pagare l’affitto, rischiando di non avere più un tetto sulla testa. Stiamo provando a contrastare le povertà vecchie e nuove senza colpevolizzare chi non ce la fa».

Il sindaco ha espresso apprezzamento per l’annuncio del governo Meloni sul nuovo piano casa, ma ha chiesto confronto e chiarezza: «Siamo felici di questa misura, ma chiediamo di comprendere meglio il modello di gestione, per non ripetere gli errori del passato. Allo stesso tempo chiediamo al governo di avviare una discussione sul futuro delle opere del PNRR: i comuni sono i principali attuatori della grande scommessa europea, ma non possono lavorare senza risorse umane adeguate e con contratti inadeguati al costo della vita».

Sul piano urbano, Leccese ha rivendicato i progressi raggiunti e ha annunciato nuove prospettive: «A Bari sono ripartiti i lavori del Parco della Rinascita, un’opera dal forte valore simbolico che consegnerà alla città un parco urbano dopo quindici anni di attesa. È una storia che racconta il valore dell’ascolto e della determinazione necessaria per raggiungere un obiettivo condiviso. Ora chiediamo al governo di non vanificare questi sforzi».

Ampio spazio è stato dedicato anche alla cultura e alla democrazia come strumenti di coesione sociale:
«La politica deve tenerci insieme, rafforzare i legami, offrire opportunità di condivisione e crescita. Per questo abbiamo scelto di rafforzare l’investimento nella cultura, puntando ad accessibilità e gratuità di eventi diffusi, affinché nessuno resti escluso. Perché bisogna amare la democrazia e prendersene cura, come ricorda sempre il presidente Mattarella. La democrazia è garanzia di libertà, promuove benessere, sviluppo e ricerca della pace».

Infine, uno sguardo al futuro: «Le nostre democrazie hanno bisogno di umanità, di relazioni, di rinnovata partecipazione. È con questa visione culturale e trasparente che apriremo non solo il palazzo, ma anche il futuro della città».

Emiliano alla Fiera del Levante: «La Puglia è più forte, più giusta, più prospera»

Presente anche il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano che ha pronunciato un lungo discorso di commiato, ripercorrendo i suoi anni di governo e rilanciando i valori di partecipazione e ascolto che hanno contraddistinto la sua esperienza politica.

«Sono stati anni intensi, vissuti con entusiasmo e coinvolgimento, ma anche con una buona dose di stress» ha dichiarato. «Abbiamo discusso seriamente di politiche, di economia, dei risultati raggiunti e delle sfide ancora aperte. Sempre in un clima di amicizia e rispetto, abbiamo accolto i giovani chiamati a far parte della nuova classe dirigente e ringraziato i più esperti che hanno passato il testimone».

Il governatore ha sottolineato il metodo partecipativo che ha guidato la sua azione: «Non abbiamo scelto la strada dell’uomo solo al comando, ma quella dell’ascolto e della condivisione. Le decisioni sono più solide quando condivise. È questo il patrimonio più importante che lasciamo in eredità».

Un passaggio è stato dedicato anche ai temi economici e sociali: «Abbiamo affrontato questioni cruciali come l’Ilva, lo sviluppo economico, l’occupazione, la sanità, il turismo, la cultura, l’agricoltura e la gestione delle acque. Non tutto è stato facile, ma migliaia di giovani pugliesi hanno trovato opportunità grazie al rafforzamento della macchina amministrativa».

Emiliano ha poi rivolto lo sguardo al futuro: «Il nostro impegno deve essere quello di far tornare i tanti pugliesi che sono andati via. Vogliamo che la Puglia diventi una terra capace di attrarre talenti e culture, per crescere insieme».

Non sono mancati riferimenti alla situazione internazionale: «La tragedia di Gaza ci addolora profondamente. È inaccettabile che, mentre si tratta per la liberazione di ostaggi, si continuino a colpire civili innocenti. La Puglia continuerà a mobilitarsi per la pace e i diritti umani».

Infine, il presidente ha voluto ringraziare la sua squadra: «Ho avuto la più formidabile ed efficace squadra di governo che potessi immaginare. Partita da zero nel 2004, ha cambiato le sorti della Regione. Non perdete questo patrimonio: governare la Puglia è una delle esperienze più belle e importanti che si possano vivere».

E ha concluso con un messaggio d’orgoglio: «La Puglia è oggi più forte, più giusta, più prospera. Siamo fieri di essere pugliesi. Questo è merito delle migliaia di donne e uomini che hanno dato il loro contributo».

Frulli inaugura l’88esima Campionaria della Fiera del Levante: «Un ponte di pace e sviluppo tra Mediterraneo ed Europa»

Una storica manifestazione che da quasi un secolo rappresenta un crocevia economico e culturale tra Occidente e Oriente. Nel suo intervento, dopo il sindaco di Bari e il presidente Emiliano, il presidente della Fiera, Gaetano Frulli, che ha sottolineato l’importanza di questa edizione, dedicata al tema della pace e del dialogo: «La Fiera del Levante è da sempre la porta di collegamento tra culture, economie e popoli diversi. Quest’anno abbiamo scelto di rimarcare questa vocazione con un tema chiaro: dove soffia il vento della storia, lì dobbiamo volgere le nostre vele, costruendo ponti di pace attraverso il commercio e le relazioni umane».

Un pensiero particolare è stato rivolto alle vittime dei conflitti, soprattutto ai più piccoli:
«Il nostro pensiero va ai bambini, innocenti vittime delle guerre. Per questo abbiamo sottoscritto un accordo con UNICEF, destinando il 5% della biglietteria a progetti di sostegno. È un segnale concreto di solidarietà che parte da Bari per abbracciare il mondo».

Tra le novità di quest’anno figurano l’area dedicata alla prevenzione sanitaria in collaborazione con l’Ordine dei Medici di Bari, iniziative di mobilità sostenibile con la presentazione di autobus di ultima generazione e il ritorno del Premio Lavoro e Musica al Teatro Petruzzelli. La Campionaria ospiterà inoltre cinque grandi convegni sui temi dell’intelligenza artificiale, della leadership femminile, dell’internazionalizzazione e del futuro del Mezzogiorno.

Frulli ha poi annunciato un importante traguardo per l’ente: «Questa edizione riceverà la certificazione per la parità di genere. Non un’eccezione, ma la normalità che vogliamo costruire ogni giorno. Non c’è crescita senza inclusione».

Guardando al futuro, il presidente ha rilanciato il ruolo della Fiera come motore di sviluppo e di internazionalizzazione:
«La Fiera del Levante deve tornare a essere il ponte tra l’Europa e il Mediterraneo. Siamo solo all’inizio, ma insieme a istituzioni, imprese e cittadini possiamo rendere la Puglia e il Sud protagonisti di una nuova stagione di crescita».

Con queste parole, Frulli ha dichiarato aperta l’88ª Campionaria Internazionale, che fino alla fine del mese animerà Bari con esposizioni, eventi culturali, sportivi e musicali.

Fiera del Levante 2025: Musumeci sottolinea il ruolo strategico del Sud e della pace

Nel suo intervento il ministro per la Protezione civile e le politiche del mare, Nello Musumeci, ha sottolineato il ruolo centrale della manifestazione per il Sud Italia e per l’intero Paese.

«Mi sia consentito innanzitutto di rivolgere un saluto grato ai vertici della Fiera del Levante e a tutte le autorità presenti: dai parlamentari, alle autorità religiose, ai sindaci, fino ai vertici militari e alla stampa», ha dichiarato il Ministro. «La Fiera è da sempre interprete delle speranze, delle ansie e delle certezze del popolo italiano, e oggi rappresenta lo specchio del sistema economico e imprenditoriale nazionale».

Musumeci ha posto l’accento sullo sviluppo del Mezzogiorno: «Per troppo tempo questa terra è stata associata a inefficienze, criminalità organizzata e assistenzialismo. Oggi, però, il Sud dimostra con la sua classe imprenditoriale di voler crescere, lavorare e valorizzare le proprie potenzialità. L’impresa nel Sud Italia non è più un percorso pieno di ostacoli, ma una realtà che guarda al futuro, al Mediterraneo, all’Africa e al Medio Oriente».

Riguardo al ruolo strategico di Bari, il ministro ha aggiunto: «Il ponte con l’Africa rappresenta una straordinaria opportunità per il Sud e per l’Italia. Bari, con la Fiera del Levante, può e deve diventare un centro propulsore di sviluppo, un punto di riferimento nel Mediterraneo, come la storia ci insegna».

Sul tema della pace, Musumeci ha affermato: «La guerra mette in ginocchio milioni di persone, e l’Europa non può più permettersi di affrontarla impreparata. La Fiera è anche uno strumento di scambio, dialogo e cooperazione internazionale».

Concludendo il suo intervento, il Ministro ha ribadito l’importanza della politica e della credibilità istituzionale: «Dobbiamo restituire autorevolezza alla politica, senza la quale non possiamo affrontare le sfide del presente e del futuro. Bari deve essere il punto di riferimento per tutti noi, e rappresentare il fervore creativo e l’intraprendenza degli imprenditori italiani».

Il ministro a margine dell’inaugurazione: punto stampa con i giornalisti

«Sono qui per rappresentare il governo alla Fiera del Levante e non mi occupo di elezioni», ha dichiarato il ministro per la Protezione civile e per le politiche del mare, Nello Musumeci. «Il centrodestra avrà il suo migliore candidato e farà la sua battaglia con la consapevolezza di aver fatto fino a questo momento il proprio dovere a Roma come anche in Regione all’opposizione». Musumeci ha aggiunto: «L’altra consapevolezza è di poter costruire un nuovo modello per la Regione Puglia degna di questo territorio, in una dimensione internazionale che cambia».

Sulle eventuali proroghe del Pnrr, il ministro ha sottolineato: «Dipendono da Bruxelles. Temo che non sia possibile, almeno dalle posizioni assunte fino a questo momento dalla Commissione Europea. C’è ancora tempo per recuperare. Bisogna lavorare. Il problema non è il denaro ma la capacità di progettare e ‘mettere a terra’ la risorsa disponibile», ha spiegato.

Riguardo all’ex Ilva di Taranto, Musumeci ha dichiarato: «Credo che il collega Urso abbia fatto e stia facendo tutto quello che è possibile fare. Anche la proroga di altri 10 giorni per consentire le offerte vincolanti è un’ennesima dimostrazione di come si stia lavorando per salvare il salvabile. Stiamo pagando, è chiaro, errori e valutazioni di mercato che forse andavano fatte 10/15 anni fa», ha concluso.

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