Non dev’essere un buon momento per Marcello Gemmato. Il sottosegretario alla Salute, finito nella bufera per la sua partecipazione in una società che gestisce tre cliniche tra Bari e Bitonto, rischia di perdere il controllo di Fratelli d’Italia nel capoluogo: il suo rivale interno, cioè il ministro Raffaele Fitto, avrebbe tesserato decine e decine di persone con l’obiettivo di conquistare la segreteria cittadina del partito.
Il tesseramento
I dati ufficiali del tesseramento di Fratelli d’Italia in Puglia, chiuso il 30 ottobre scorso, saranno comunicati nei prossimi giorni. Secondo i beninformati, però, c’è una novità: a Bari si sarebbero iscritte numerose persone vicine a Fitto, mossa che consentirebbe al ministro di contendere la segreteria cittadina del partito all’altra ala che ora fa capo non più a Gemmato ma all’eurodeputato Michele Picaro. Bari, d’altra parte, è l’ultimo “fortino pugliese” che Fitto non ha ancora espugnato: il ministro esprime i coordinatori in cinque province su sei, eccezion fatta per il Barese e il capoluogo dove a guidare Fratelli d’Italia sono rispettivamente Picaro e Antonella Lella.
I congressi
La partita del tesseramento è propedeutica rispetto a quella dei congressi cittadini. Entro il 30 gennaio 2025, infatti, i militanti di Fratelli d’Italia dovranno eleggere i rispettivi leader locali. Fitto ha la vittoria in tasca nelle città del “suo” Salento, del Brindisino, del Tarantino, della Bat e del Foggiano. Ora, però, il boom di tessere registrato a Bari mette il ministro in condizione di esprimere i vertici del partito anche nel capoluogo o, almeno, di provarci.
Lo scenario
Sulla base del tesseramento e in vista del congresso cittadino di Bari, Fratelli d’Italia sembra divisa in tre correnti. La prima è quella degli ex leghisti che fanno capo a Picaro e che al congresso potrebbero puntare sulla conferma di Antonella Lella. La seconda è quella dei fittiani che a Bari possono contare sull’ex deputato Antonio Distaso. La terza è quella degli ex di Alleanza Nazionale vicini alla Fondazione Tatarella: non solo Fabrizio, nipote dell’ex ministro Pinuccio e figlio dell’ex parlamentare Salvatore, ma anche Irma Melini, Francesco Magrone, Pino Monaco, Antonella Bellomo, Domenico Damascelli e Giancarlo Traversi. Proprio questo gruppo potrebbe fare da ago della bilancia nello scontro tra il candidato che sarà espresso da Picaro e quello che invece sarà indicato da Fitto.
Quasi “liquefatta”, invece, l’ala di Gemmato. In attesa dei congressi, però, Fratelli d’Italia deve fare i conti anche con qualche defezione: Sergio Ventrella, Daniele Lucente e alcuni militanti di Gioventù Nazionale sarebbero pronti a dire addio al partito.