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Emiliano, in Fiera l’ultimo discorso da presidente: «La Puglia è più forte, più giusta e più prospera»

«La prossima volta cercherò di leggere più lentamente: so che a volte, preso dall’emozione e dalla fretta di concludere, rischio di non farmi capire. Anche oggi sento la voglia di correre, ma proverò a rispettare i tempi giusti». È iniziato così, in occasione dell’88esima Fiera del Levante, il lungo discorso di commiato del presidente della Regione Puglia Michele Emiliano. Il governatore ha ripercorso i suoi anni di governo e rilanciato i valori di partecipazione e ascolto che hanno contraddistinto la sua esperienza politica.

«Sono stati giorni intensi, vissuti con entusiasmo e coinvolgimento, ma anche con una buona dose di stress. Abbiamo discusso seriamente di politiche, di economia, dei risultati raggiunti e delle sfide ancora aperte. Sempre in un clima di amicizia e rispetto, abbiamo accolto i giovani che si stanno affacciando alla vita politica, chiamati a far parte della nuova classe dirigente, e ringraziato i più esperti che hanno passato il testimone».

«Il rapporto in questi anni è stato buono e rispettoso, e vi ringrazio: governare con un clima di collaborazione è stato più semplice. Anche nei momenti difficili mi sono sentito sostenuto, nella consapevolezza di dover portare avanti un compito gravoso, ma necessario per dimostrare di cosa siamo capaci».

La politica

«La politica che abbiamo scelto non è stata quella dell’“uomo solo al comando”, ma un percorso basato su ascolto e partecipazione. Le decisioni sono più solide quando condivise. Per questo abbiamo coinvolto università, politecnici e competenze scientifiche: senza un approccio rigoroso è difficile ottenere buoni risultati».

«La nostra esperienza non è trasformismo, ma capacità di attrazione e di dialogo, soprattutto in un momento in cui i partiti attraversano crisi profonde. È da questo patrimonio che è nato un progetto politico nuovo, il Partito Democratico della Puglia, che ha avuto un ruolo centrale in passato e lo avrà ancora di più in futuro».

«Dal 2004 in poi è cresciuta una classe dirigente giovane, affidabile, che ha saputo costruire con fatica un percorso stabile. Non è mai stato semplice, e non deve esserlo: il confronto è la base della democrazia».

«Abbiamo affrontato temi cruciali come l’Ilva, lo sviluppo economico, l’occupazione, la sanità, il turismo, la cultura, l’agricoltura, la gestione delle acque e della siccità. Non tutto è stato facile: sono stati chiesti sacrifici, ma senza compromettere definitivamente il futuro del nostro territorio. Anzi, migliaia di giovani pugliesi hanno trovato opportunità grazie a nuove assunzioni e al rafforzamento della macchina amministrativa».

Il futuro della Puglia

«Il nostro impegno per il futuro deve essere quello di far tornare i tanti pugliesi che sono andati via. Vogliamo che la Puglia diventi una terra capace di attrarre talenti e culture, per crescere insieme».

«Il metodo che abbiamo usato in questi anni – partecipato, aperto, inclusivo – è il vero lascito di questo percorso: ci ha permesso di commettere meno errori e di crescere insieme. La Puglia deve restare una terra consapevole dei diritti di ciascuno, dove tutti possano esprimere liberamente il proprio pensiero».

«Le candidature devono nascere da programmi condivisi, frutto di confronto e trasparenza. È questa la formula democratica che vogliamo difendere. Non dimentichiamo mai che la politica deve essere ascolto: i cittadini, i sindacati, le associazioni sono centrali e vanno rispettati. È grazie a loro che possiamo migliorare le nostre decisioni».

«Oggi la Puglia è più forte, più giusta, più prospera. Siamo fieri di essere pugliesi. Questo è merito delle migliaia di donne e uomini che hanno dato il loro contributo. Ringrazio la mia squadra di governo, la più formidabile che abbia mai visto: partita da zero nel 2004, ha cambiato le sorti della regione. Non perdete questo patrimonio: governare la Puglia è una delle esperienze più belle e importanti che si possano vivere».

Le tragedie in corso

«Guardando al futuro, non possiamo dimenticare lo sguardo verso il mondo. La tragedia di Gaza ci addolora profondamente: è inaccettabile che, mentre si tratta per la liberazione di ostaggi, si continuino a colpire civili innocenti. La Puglia, con la sua comunità aperta e solidale, continuerà a mobilitarsi per la pace e i diritti umani».

«Concludo ringraziando ancora tutti: assessori, collaboratori, forze dell’ordine, protezione civile, giornalisti e cittadini. Io sono un uomo fortunato: ho avuto accanto la squadra più efficace che potessi immaginare».

«Non perdete mai la gioia e la passione che abbiamo messo in questi anni. Abbiamo dato tanto a questa terra meravigliosa, e la Puglia continuerà a crescere se saprà restare fedele a questo spirito di partecipazione, democrazia e rispetto. Grazie a tutti, e auguri alla nostra splendida Puglia».

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