Sono stati tutti condannati, ma senza il riconoscimento dell’associazione, gli 11 imputati dell’inchiesta della Dda genovese su un giro di droga gestito anche da collaboratori di giustizia. L’inchiesta, coordinata dalla pm Monica Abbatecola, era partita dopo una rapina a un corriere della droga vicino a un supermercato, sventata da un finanziere fuori servizio.
A organizzare il traffico sarebbe stato Domenico Milella, dal 2020 collaboratore di giustizia: per lui la giudice Carla Pastorini ha emesso una sentenza di sette anni e 10 mesi di reclusione. E poi quattro anni e otto mesi per Ivan Loiacono; sette anni e sei mesi per Francesco Keoma Iemma; otto anni e 20 giorni per Mirko Salvatore Celi; tre anni e sei mesi per Gabriele Lavozza; un anno e otto mesi per Milena Donofrio; 10 anni otto mesi e 20 giorni per Antonio Enzo Masotina; tre anni per Jessica Rinaldi; quattro anni per Andrea Mola; due anni e otto mesi per Davide Lauria Pellegrino; quattro anni per Alfonso Capotosto.
Milella, 44enne barese e collaboratore di giustizia dal 2020, è stato a lungo braccio destro del boss del quartiere Japigia di Bari, Eugenio Palermiti. Ha iniziato il suo percorso di collaborazione dopo l’arresto per un omicidio per mafia, per il quale è stato condannato in appello a otto anni. Le indagini della Dda genovese hanno consentito di individuare un gruppo di collaboratori di giustizia pugliesi, ma residenti in Liguria, dedito allo spaccio. Milella avrebbe continuato a gestire lo spaccio di rilevanti quantità di droga nelle sue località protette, prima Genova e poi La Spezia. E con lui avrebbero agito altri collaboratori di giustizia pugliesi.










