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Daniele Giannuzzi, campione di latino e greco: «Per me pane quotidiano. Sogno Oxford o la Normale» – L’INTERVISTA

Già dallo scorso anno, quando frequentava la terza classe del Liceo classico “Cagnazzi” di Altamura, ha iniziato ad inanellare successo dopo successo. Daniele Giannuzzi, non ancora maggiorenne ma con le idee ben chiare, ha prima sbaragliato la concorrenza nel 2024 nel certamen latino di Modica, per poi quest’anno aggiudicarsi il primo posto anche al concorso di greco antico di Molfetta. Il Ministero dell’Istruzione e del Merito promuove annualmente il Programma di valorizzazione delle eccellenze, che include concorsi nazionali. Tra questi, vi sono competizioni specifiche per le discipline classiche, come il latino e il greco antico. Visti i successi dello studente altamurano, il ministro Giuseppe Valditara lo ha convocato a Roma per premiarlo tra le eccellenze al merito, insieme al preside Claudio Crapis e alla sua docente Mariangela Digregorio.

Che cosa l’ha spinta a partecipare alle competizioni e che tipo di prove ha sostenuto?

«L’anno scorso la competizione era riservata agli alunni che avevano la media più alta in latino e sono stato coinvolto anche io. Al Certamen di Modica ogni anno viene scelto dagli organizzatori un tema, e l’anno scorso era il cibo, quindi tutti i testi dovevano vertere appunto su questo tema. Nella mia sezione, degli alunni junior, la prova partiva da una lettera di Cicerone: un esame di traduzione, poi un commento e una contestualizzazione per l’attualità con riferimento all’Agenda 2030. Nella gara di Molfetta invece bisognava tradurre e commentare un passo dell’Antigone di Sofocle. Mettermi in gioco è stato piacevole: trovo il latino più facile, “militare”, e il greco più libero e aperto a possibilità di interpretazione, e anche per questo più impegnativo».

Che impressione le ha fatto ricevere il premio dalle mani del ministro Valditara?

«Per quanto sia un un evento che non capita tutti i giorni, io mi sentivo molto tranquillo, le emozioni erano sotto controllo: penso che sia dovuto anche al fatto che sinceramente non condivido le posizioni politiche del ministro. Diciamo che è stato sicuramente inconsueto confrontarmi con una figura che conta. Ho provato tanta gratitudine e rispetto per quello che mi stava succedendo, per il fatto di essere premiato, però è stato particolare».

L’università è già scelta? Lettere classiche?

«Fino all’anno scorso non ero deciso, ma ora direi di sì. Sono affascinato dall’università di Oxford, che nei ranking ha la migliore facoltà di studi classici del mondo, o Cambridge, in alternativa la Normale di Pisa. Intanto penso alla maturità e basta gare».

Perchè consigliare il Liceo Classico a un 14enne che oggi deve decidere per il futuro?

«Le lingue classiche sono diventate per me pane quotidiano: io credo che se tutti studiassero queste lingue e culture, il nostro mondo sarebbe migliore anche perché dotato di un certo spirito critico. Basti pensare che l’imperialismo ateniese che portò nel V secolo a.C. alla guerra del Peloponneso è perfettamente sovrapponibile a quello americano contemporaneo».

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