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Bari Cronaca

Dalle statali alle baracche nascoste, ecco la mappa del sesso a pagamento a Bari

Lungo la statale 96, o disseminate sulla provinciale Adelfia-Rutigliano, o ancora nelle baracche nascoste in fondo alle traversine che si affacciano sul lungomare a sud di Bari. La prostituzione, in buona parte appannaggio delle straniere, non ha mai conosciuto soste, nonostante gli interventi delle forze dell’ordine. Tempo qualche giorno, una settimana o addirittura qualche ora, e tutto torna come prima.

La strada

Sotto il sole e il diretto controllo del protettore di turno, restano per ore sulle statali e provinciali del Barese, esposte anche alle rapine, come avvenuto in più di un’occasione. Alcuni mesi fa, la polizia di Stato e quella locale portarono a termine un’operazione sulla Adelfia-Rutigliano, che consentì di interrompere il fenomeno, ma la successiva assenza di controlli e di prevenzione, l’ha resa vana.

In casa

I numeri di telefono pubblicati negli annunci su ‘Bakeka incontri’ o scambiati per passaparola, sono il “passi” per accedere al regno delle prostitute di nazionalità domenicane e colombiane che “ricevono” in casupole nascoste al via vai delle auto sul lungomare sud della città, tra Bari e la località San Giorgio (in particolare) o da lì fino al quartiere di Torre a mare. In questo caso, la disponibilità di servizi e la maggior pulizia fa salire i prezzi, che vanno da 30 a 50 euro per un rapporto completo (a seconda che sia o meno protetto).

I clienti

Non c’è un limite di età, in un senso o nell’altro, tra i clienti che frequentano questa fascia di prostitute. Come riscontrato in più di un’occasione dalle forze dell’ordine, vanno dal ragazzo 19enne che accede dopo aver litigato con la fidanzata, al rappresentante che ha preso appuntamento per tempo. Non c’è dunque categoria sociale o anagrafica che potenzialmente sfugga al fenomeno, ormai stratificato.

Gli alloggi

Un capitolo a parte riguarda i contratti di affitto, finti o inesistenti, che i proprietari di quelle strutture chiudono con le giovani donne. Un cono d’ombra sul quale negli ultimi anni si sono concentrati inquirenti e forze dell’ordine: nel 2019, ad esempio, 13 persone (proprietari e gestori degli immobili) furono destinatarie di misure cautelari personali e 11 appartamenti sottoposti a sequestro sul lungomare sud nell’ambito di una indagine in cui si contestano i reati di affitto di immobili a scopo di esercizio di casa di prostituzione, tolleranza abituale e sfruttamento della prostituzione.

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